REDAZIONE LUCCA

Scavi a Gallicano. Scoperto edificio prima della Pieve

E’ quanto emerso dalla nuova campagna di Unipi. Fornaciari: Più piccolo ma con due navate absidate.

Nella foto Borghesi due ricercatrici del gurppo di archeologi, guidati dal professor Fornaciari dell’Università di Pisa, nel corso dell’ultima campagna di scavi all’antica Pieve di San Cassiano

Nella foto Borghesi due ricercatrici del gurppo di archeologi, guidati dal professor Fornaciari dell’Università di Pisa, nel corso dell’ultima campagna di scavi all’antica Pieve di San Cassiano

Ancora sotto i riflettori l’area archeologica dell’antica Pieve di San Cassiano a Gallicano, citata nelle fonti storiche dal 997, e la campagna di scavi condotta dagli archeologi dell’Università di Pisa in collaborazione con la Soprintendenza SABAP di Lucca e Massa Carrara. Gallicano continua, infatti, a restituire importanti testimonianze, con la seconda campagna di scavo che ha fatto emergere informazioni importanti sulla conformazione delle chiese con funzione battesimale in Toscana tra VIII e X secolo e ha permesso di rinvenire un’ampia area cimiteriale annessa alla Pieve. Un vero tesoro archeologico nascosto, come è stato definito dai partecipanti al "Gallicano Project" diretto dal professor Antonio Fornaciari e dalla dottoressa Marta Colombo.

"Lo scorso anno – ha spiegato il professor Fornaciari – lo scavo aveva permesso di individuare l’imponete edificio religioso abbandonato nel XIV secolo; una chiesa edificata alla fine dell’IX secolo, larga 18 metri e lunga circa 23, dotata di tre absidi e di tre navate intervallate da due file di colonne. La nuova campagna ha rivelato che la pieve romanica era stata preceduta da un edificio più piccolo, lungo circa 15 metri, dotato di due navate absidate". "La navata meridionale – dettaglia ancora Fornaciari – era verosimilmente quella adibita a spazio battesimale. Dai livelli di distruzione di questa pieve provengono intonaci dipinti e frammenti di oggetti liturgici in vetro. Si tratta di una scoperta importante che getta nuova luce sulla conformazione delle chiese con funzione battesimale tra l’VIII e il X secolo in Toscana".

Gli archeologi hanno dunque riportato alla luce un’ampia area cimiteriale annessa alla Pieve, con sepolture del XII-XIV secolo, che riservava ai bambini un settore specifico posto ad alcuni metri dalla facciata della chiesa. Grazie alle analisi dei resti scheletrici rinvenuti, sarà adesso possibile conoscere la dieta, le malattie e le abitudini di vita della popolazione locale nel corso dei secoli e ricostruire così la storia demografica e sanitaria della popolazione della Garfagnana e, in generale, gli assetti insediativi della Valle del Serchio tra alto e basso medioevo.

Fio. Co.