
I ricercatori della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa impegnati con alcuni studenti negli scavi alla Pieve di San Cassiano
È ufficialmente iniziata la seconda campagna di scavi archeologici all’antica Pieve di San Cassiano a Gallicano, un sito di eccezionale valore per lo studio dell’archeologia medievale dell’alta Valle del Serchio, unico in provincia di Lucca. L’iniziativa, guidata dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, vedrà per tutto il mese di giugno il coinvolgimento attivo di studenti dell’ateneo pisano.
A partire da luglio, poi, il testimone passerà a una field school internazionale e al Master di I livello in Antropologia Scheletrica, Forense e Paleopatologia, sempre sotto l’egida dell’Università di Pisa. Le attività di scavo sono svolte in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, e sono co-dirette dal professor Antonio Fornaciari, e dalla dottoressa Marta Colombo, affiancati dai dottori Francesco Coschino, Letizia Cavallini, Alan Farnocchia e Rossella Megaro, in un lavoro congiunto che unisce archeologia, bioarcheologia e paleoambiente, con l’obiettivo di arricchire la conoscenza scientifica del sito e valorizzarne il significato culturale e identitario.
La Pieve di San Cassiano, citata per la prima volta nelle fonti scritte nel 997, rappresenta uno dei più importanti giacimenti archeologici della Toscana settentrionale per il periodo medievale. L’edificio venne abbandonato nel XIV secolo e nel 1486 fu in parte smantellato per fornire materiali alla ricostruzione della rocca di Gallicano, voluta da Domenico Bertini con l’autorizzazione di Papa Innocenzo VIII. In cambio, Bertini si impegnò a costruire una nuova chiesa entro le mura del paese, dedicata a San Giovanni Battista, che ne ereditasse le funzioni religiose. L’area della pieve, situata a circa 290 m s.l.m. alle falde nord-orientali del Monte Palodina, è oggi individuabile grazie a tracce materiali e toponomastiche. Tra queste, si annoverano lacerti murari di epoca basso medievale, compresi elementi presumibilmente riconducibili alla torre campanaria, nonché strutture murarie poste lungo il pendio terrazzato a est. Il progetto di scavo è realizzato col sostegno delle istituzioni locali e regionali, tra cui il comune di Gallicano, la Provincia di Lucca, la Regione Tosca, e l’Unione dei Comuni Garfagnana, mentre a livello culturale, sono attivamente coinvolti l’Istituto Storico Lucchese, Sezione di Gallicano e altre associazioni locali. Tra gli obiettivi del progetto troviamo anche la volontà di rendere il sito accessibile e fruibile per la comunità locale e per i visitatori del territorio, oltre che per la promozione di educazione storica, memoria e turismo culturale.
Fiorella Corti