REDAZIONE LUCCA

Non solo l’opera di Puccini. Ma una ’fioritura’ musicale

Nasce “Lucca Genius Loci”: un percorso per riscoprire il patrimonio della città . Primi appuntamenti il 20 e 21 settembre dedicati al Settecento lucchese.

Un momento della presentazione di «Lucca genius loci» (. foto Alcide

Un momento della presentazione di «Lucca genius loci» (. foto Alcide

Non solo Giacomo Puccini: è tempo di riscoprire tutto il patrimonio musicale della città, dando voce ai giovani talenti di oggi. Nasce da qui ‘Lucca genius loci’ il nuovo progetto itinerante e ‘in divenire’ promosso dal Teatro del Giglio con l’idea di creare un ponte tra lo storico e il contemporaneo, coltivando quel filo rosso artistico che non si è mai spezzato. Non un classico festival, dunque, ma un calendario di eventi sostenibili, e cioè in grado di crescere in autonomia, senza sostituirsi né sovrapporsi all’offerta culturale già esistente, ma anzi capace di affiancare e arricchire le tante iniziative già in programma.

"Il nostro obiettivo è quello di indagare e celebrare il legame profondo tra questa terra, il suo ‘spirito del luogo’ e la sua eccezionale fioritura musicale – ha spiegato l’amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini -. Dopo aver intitolato il Teatro al Maestro Giacomo Puccini, vogliamo raccontare come questa terra abbia saputo generare, in epoche diverse, così tanti artisti immortali. Non è un caso, ma il frutto di un ecosistema culturale straordinario. Per parlare della genialità di questa terra e diffonderla ancora di più nel mondo, occorre fare rete: noi lanciamo la palla operosamente". Il focus della prima parte della rassegna sarà dedicato alla riscoperta della musica lucchese del Settecento, e in particolare delle figure di Luigi Boccherini e Francesco Geminiani, ma anche di quei compositori meno noti al grande pubblico. Riscoperta che sarà affidata, tra gli altri, proprio ai giovani del conservatorio.

"Lucca genius loci è un progetto culturale nato per valorizzare il patrimonio musicale storico e contemporaneo della città attraverso un format aperto e diffuso – ha aggiunto il direttore artistico Cataldo Russo -. Punta a creare un dialogo permanente tra i grandi geni del passato della città e il presente, con un approccio sostenibile e rispettoso del ricco tessuto già esistente. Vogliamo costruire un’offerta culturale ‘leggera’ ma di qualità, che aggiunga un tassello alla valorizzazione di Lucca e della sua identità più autentica, a partire dalle sue radici musicali". Tra i contributi al progetto, quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. "Il nostro sostegno – ha detto concluso la vicepresidente Maria Pia Mencacci - è storico e radicato nell’idea di supportare un’istituzione culturale di riferimento per il territorio, che con questa manifestazione ha saputo allargare gli orizzonti della propria programmazione promuovendo la trasversalità, celebrando la musica lucchese tout court".

Jessica Quilici