
Una delle auto danneggiate dai vandali nella notte tra sabato e domenica
Lucca, 22 settembre 2025 – “Cosa altro deve accadere a Lucca affinché chi ha il dovere di governare e proteggere la città faccia finalmente il suo lavoro?”: è la denuncia del Comitato Vivere il Centro storico all’indomani dell’ennesima notte di inciviltà. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, un gruppo di vandali ha deciso di distruggere gli specchietti delle auto parcheggiate nella zona di Via San Nicolao. E non è la prima volta che accade.
“Le motivazioni che spingono questi individui a compiere atti di vandalismo – scrive Vivere il Centro Storico – sono ignote. Sarà la noia, la ricerca di un divertimento a basso costo o forse l’effetto dell’abuso di alcol e droghe? Qualunque sia la causa, il problema non può essere ignorato più a lungo. Chi ha il compito di amministrare questa città deve agire con decisione e celerità, non con i soliti proclami che ben presto cadono nel dimenticatoio. L’album delle malefatte si allunga come una lista interminabile: accoltellamenti? Ce l’ho! Risse? Ce l’ho! Briai a giro per le strade? Ce l’ho! Vandalismi? Ce l’ho! La nostra città sembra un Paese dei Balocchi che la notte si trasforma in un terreno di gioco per chi cerca il caos, senza il minimo timore delle conseguenze. E intanto, chi dovrebbe garantire la sicurezza, sta a guardare”.
Per il Comitato non è più tempo di aspettare: a breve saranno chiesti incontri con tutte le autorità, a partire da chi, in tema di ordine pubblico, è responsabile, ovvero Questura e Prefettura.
“È ora che si prenda atto della realtà – conclude la nota – e si mettano in campo soluzioni concrete. Che fine ha fatto la nuova rete di telecamere dal costo di centinaia di migliaia di euro? Era l’occasione per la classica passerella sui giornali oppure serve a qualcosa? Chiederemo con urgenza un incontro con il questore e il prefetto, per capire cosa si può fare per arginare questa ondata di violenza e inciviltà. Al sindaco, suggeriamo una semplice formula: una festina in meno e dieci controlli in più. Perché la sicurezza non è un optional”.