MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Era in pensione, ma voleva lavorare: trovato morto dal proprietario. “A 66 anni era in prova”

Mauro Tognarelli aveva deciso di rimanere attivo, anche a costo di dover decurtare la sua pensione. La disperazione del titolare che lo aveva lasciato poco dopo mezzanotte: “Finestre e porte erano aperte e c’era aria. Non è colpa del caldo”

Inutili i soccorsi, l'uomo è deceduto

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Lucca, 6 luglio 2025 – Stringeva ancora nelle mani le forbici che utilizzava di solito. Disteso, vicino ai “suoi” macchinari. Una morte che potremmo definire silenziosa, alla terza sera di lavoro. Era in prova. Sarebbe stato messo in regola entro pochi giorni. A 66 anni, Mauro Tognarelli, residente a Santa Maria a Colle, alla periferia della città, aveva deciso di rimanere attivo, anche a costo di dover decurtare la sua pensione, abbinata al reddito di lavoro dipendente.

Si sentiva di poter fornire ancora un contributo agli amici di sempre. Invece un malore lo ha stroncato poco dopo la mezzanotte di venerdì allo stabilimento di via di Tiglio a San Filippo del maglificio, (c’è anche il settore dedicato all’outlet) di Fabrizio Del Carlo, il quale lo ha trovato senza vita ieri mattina.

“Uno choc terribile. Intanto vorrei precisare subito che il caldo non c’entra niente – spiega l’imprenditore, – visto che si fa un gran parlare dell’argomento. Dopo il tramonto le temperature si abbassano, inoltre c’erano porte e finestre aperte, l’aria circolava e si stava bene. Lo posso dire con certezza perché fino a mezzanotte sono stato con lui, dopo le istruzioni per il lavoro mi sono fermato e abbiamo parlato. A ripensarci vengono i brividi. Siamo sconvolti, perché non era soltanto una persona che stava lavorando da noi, (e sarebbe stata comunque una tragedia), ma anche un amico che ha lavorato con la nostra famiglia da tre decenni. Era in pensione, ma voleva lavorare, a noi mancava un addetto per la notte, per far funzionare i vari macchinari. Andava bene a d entrambi. Così avevamo pensato a lui, persona fidata, esperta di questa mansione. In settimana, dopo aver completato ottimamente la prova, lo avremmo assunto con tutti i crismi. Invece il destino ha deciso diversamente”.

Un malore, forse un arresto cardiaco improvviso, sarà però l’autopsia a stabilire con esattezza le cause del decesso. Sul posto è intervenuta la Polizia, così come la squadra di Prevenzione, Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro. Un primo esame del medico legale confermerebbe la morte naturale, ma la salma resta a disposizione del pm Antonio Mariotti per eventuali altri accertamenti.

“Ieri mattina ho notato, da remoto, dal computer, che una macchina era ferma dall’una di notte – aggiunge Del Carlo – così mi sono recato a verificare e ho trovato Mauro disteso a terra, senza ferite o traumi apparenti. Deve essere caduto a terra all’improvviso, forse senza nemmeno accorgersene. Considerando l’ora in cui si è fermato l’apparato, deve essere successo tra mezzanotte e l’una poiché sono andato via poco dopo le 24. Ha lavorato in passato per la fabbrica di Piero Del Carlo, sempre nel comparto maglieria. Tra i macchinari era una sicurezza, sapeva come gestire ogni situazione. Esperto e se ne intendeva. Per questo lo avevamo scelto”.