GIULIA PRETE
Cronaca

Lucca ripudia la guerra. A Palazzo Ducale lo striscione della campagna Emergency

Il manifesto è stato appeso all’entrata di Cortile degli Svizzeri. All’inaugurazione il consigliere Gilardetti e i volontari dell’associazione. Durante la cerimonia è stato ricordato anche Aldo Zanchetti.

Il manifesto è stato appeso all’entrata di Cortile degli Svizzeri. All’inaugurazione il consigliere Gilardetti e i volontari dell’associazione. Durante la cerimonia è stato ricordato anche Aldo Zanchetti.

Il manifesto è stato appeso all’entrata di Cortile degli Svizzeri. All’inaugurazione il consigliere Gilardetti e i volontari dell’associazione. Durante la cerimonia è stato ricordato anche Aldo Zanchetti.

Ieri la facciata di Palazzo Ducale si è illuminata di un messaggio potente e universale: "Questa Provincia ripudia la guerra". Non solo uno striscione, ma un vero atto simbolico. Con l’esposizione di quella frase, la Provincia di Lucca ha infatti ufficializzato la propria adesione alla campagna “R1PUD1A” di Emergency, richiamando con forza l’articolo 11 della Costituzione Italiana: il cuore civile e morale della nostra Repubblica.

Anche la scelta della data non è stata casuale. Il 4 settembre 1944, dopo mesi di occupazione e sofferenza, Lucca tornava libera. Ottant’anni dopo, la città ha voluto intrecciare il filo della memoria con il presente, ricordando che la libertà non è mai scontata, e che l’impegno civile nasce dal sacrificio di chi, in tempi bui, ha avuto il coraggio di resistere.

La cerimonia si è aperta nell’Antica Armeria di Palazzo Ducale con i saluti del consigliere provinciale Federico Gilardetti, seguiti dall’intervento di Stefano Maria Pallottino di Emergency, che ha illustrato il significato e gli obiettivi della campagna. Antonio Chiaravallotti, coordinatore della Scuola per la Pace, ha ricordato come da oltre vent’anni la Provincia sia in prima linea nelle attività di sensibilizzazione e formazione sui temi della pace, dei diritti umani e della solidarietà internazionale. Durante l’evento è stato inoltre osservato un minuto di silenzio in ricordo di Aldo Zanchetta, storico esponente della sinistra locale, scomparso nei giorni scorsi.

"Con questa adesione riaffermiamo il nostro impegno come ente nei confronti di chi soffre a causa della guerra, dei rifugiati e delle vittime innocenti dei conflitti" – ha dichiarato l’amministrazione provinciale – Oggi più che mai si rende necessario unire le forze per fermare la violenza e costruire tutti insieme un futuro di pace".

La delega alla Scuola per la Pace, alla Memoria e ai Diritti Umani, seguita dal consigliere provinciale Federico Gilardetti, ha reso possibile l’iniziativa, che si è conclusa in piazza Napoleone con l’atteso momento dell’esposizione dello striscione. Un gesto semplice, ma decisamente carico di significato.

"Lucca è la prima provincia toscana ad esporre questo striscione - ha detto Gilardetti - Un gesto che dovrebbe essere scontato, ma che invece non lo è affatto. L’articolo 11 dovrebbe essere la linea guida di ogni politica, eppure sembra che questa direttrice, purtroppo, non venga molto seguita. Il nostro è senza dubbio un gesto simbolico ma dal grande valore istituzionale che ci sentiamo in dovere di rimarcare. Oggi tutti noi, anche di fronte alle tragedie, dobbiamo comunque trovare il coraggio di parlare di pace e di fratellanza. Lo sforzo che siamo chiamati a fare è questo e solo se facciamo questo, tutti insieme, possiamo andare incontro a un mondo migliore".

Nella stessa piazza dove generazioni di lucchesi hanno celebrato la libertà riconquistata, la Provincia ha quindi voluto lanciare un messaggio attuale e incredibilmente necessario: la guerra non può mai essere la risposta. E da Lucca, ieri, si è levato un messaggio supera tutti i confini. Perché senza pace non c’è giustizia, non c’è libertà, non c’è futuro.

Giulia Prete