Liano Picchi
Quattro mosse. Attendere la delibera regionale conseguente alla Conferenza di Servizi dello scorso 14 luglio che ha autorizzato la realizzazione dell’impianto di Salanetti sul territorio di Capannori, ma a pochi metri da quello di Porcari, per il riciclo di pannoloni, pannolini e scarti tessili. Impugnazione della stessa al Tar, esposto alla Procura della Repubblica (sinora è stato presentato solo alla Corte dei Conti) e, alla fine di tutto questo iter, la famosa manifestazione di protesta in strada, in autunno.
Liano Picchi, referente e coordinatore dei comitati ambientali della Piana, spiega: "E’ evidente che qualcosa non ha funzionato, perché dopo il preavviso di diniego di metà giugno, il 14 luglio è arrivato il semaforo verde senza che fosse cambiato granché. Adesso dobbiamo attendere la delibera, esaminare tutti gli aspetti tecnici. Abbiamo già dichiarato la non sostenibilità economica fino alla noia, mancano i contratti firmati dalle cartiere per avere la certezza che ci saranno in futuro ricavi. Bene – aggiunge Picchi, – con il ricorso al Tar sulla delibera regionale ci sarebbe ulteriore tempo su cui riflettere. Tempo che coloro che vogliono realizzare l’impianto non hanno. Sì, perché entro giugno 2026, quando scadranno i termini per poter usufruire del finanziamento PNRR, bisognerà demolire l’attuale capannone ed erigerne un altro di 6.800 metri quadrati. La delibera regionale ci servirà – dice Picchi, – per avere gli ultimi dettagli per l’esposto alla Procura, che è praticamente pronto".
E la manifestazione di protesta, annunciata a fine maggio all’assemblea pubblica di Porcari, che fine ha fatto? "Non è morta – conclude Picchi, – ma prima preferiamo aspettare gli ultimi risvolti".
Massimo Stefanini