
Il presidente dei Comitati ambientalisti della Piana replica al presidente di RetiAmbiente che nei giorni scorsi ha dichiarato che sotto Salanetti non ci sono rifiuti interrati
"Retiambiante ci annuncia con esultanza che nell’area di Salanetti, dove vorrebbero localizzare l’impianto sperimentale dei pannoloni non ci sono sostanze inquinanti. Prendiamo atto con riserva, ma francamente non comprendiamo il motivo di tanta esultanza visto che questa era solo una delle innumerevoli riserve sollevate dai vari Enti che compongono la Conferenza Regionale dei Servizi".
Così Liano Picchi in una nota in replica a Retiambiente che ha specificato che nell’area dove dovrebbe sorgere l’impianto di Salanetti di riciclo di pannolini, pannoloni e scarti tessili, c’è assenza di rifiuti interrati. "Riserve a cui nelle svariate conferenze non sono mai giunte spiegazioni esaustive – prosegue Picchi - dando così luogo ad una infinita serie di richieste e di inspiegabili concessioni di rinvii da parte della Regione che a questo punto avrebbe dovuto già dare il preavviso di diniego. Siamo così giunti ad un anno dalla scadenza del PNRR ed ancora l’impianto, non solo non é partito, ma addirittura abbiamo appreso che lo stabile acquistato con 3 milioni di euro dovrà essere demolito per potersi adeguare ai vincoli idrogeologici. Ancor più insensata – scrive Picchi – ci sembra la garanzia richiesta dai funzionari regionali e fornita dal Presidente Fortini, che in caso di ritardo e conseguente perdita dei finanziamenti PNRR, la Regione sarà tenuta indenne. Nessuno si preoccupa invece del fatto che se ciò accadesse, altri 15 milioni di euro ricadrebbero sulle tariffe dei cittadini. Tenuto conto che in meno di un anno Retiambiente dovrebbe demolire, ricostruire e far funzionare l’impianto é estremamente probabile che ciò accada". Una vicenda che continua a far discutere nella Pianaa dodici mesi dalla scadenza dei finanziamenti del PNRR.
Massimo Stefanini