I confini, nella Toscana dei campanili, rappresentano spesso una criticità. Se a Salanetti, tra Capannori e Porcari per l’impianto di riciclo dei pannolini, adesso la lite è tra i Comuni di Altopascio e Castelfranco di Sotto, per una antenna della telefonia mobile che si trova sul territorio pisano, ma a pochi metri da quello lucchese della cittadina del Tau.
Il Comune di Altopascio il 27 giugno annunciò di voler ricorrere al Presidente della Repubblica. Dopo 45 giorni arriva la risposta castelfranchese: "L’oggetto dell’impugnazione è semplice. Il comune di Castelfranco nel 2024 riceve da due operatori telefonici la richiesta di individuare nuove aree per impiantare tralicci per la ripetizione del segnale della telefonia mobile. Il consiglio comunale, a fine 2024, approva un aggiornamento del regolamento, in primo luogo per scongiurare che le compagnie telefoniche possano muoversi in autonomia. In questo modo si individuano due nuove aree, dove gli operatori potranno andare a impiantare apparati per la telefonia mobile. Una modifica, che se da un lato va incontro alle richieste degli operatori, dall’altro evita una condizione di "anarchia" e tutela la salute pubblica, cercando di fare coesistere due elementi del diritto: gli interessi delle compagnie telefoniche e i diritti dei cittadini. Alla fine spuntano due nuove aree e una di queste è quella al confine con Altopascio. Il nostro Municipio approva la variazione del piano delle antenne con tutti gli adempimenti di legge tra cui la comunicazione agli Enti confinanti. Fino alla fine di giugno 2025 tutto tace, quando improvvisamente il comune di Altopascio propone questo appello al presidente della Repubblica".
Dalla sponda lucchese si contesta a Castelfranco anche di avere proceduto ad adottare il regolamento, con una delibera di consiglio comunale, senza essere passato da una valutazione ambientale strategica che prevede la conferenza dei servizi.
"Se il Comune di Altopascio, – dichiara l’assessore all’ambiente di Castelfranco Nicola Sgueo - intende affrontare i rapporti con Castelfranco in questi termini, perché non più di un colore politico omogeneo al loro, temo che spesso dovremo rivolgerci alla giustizia amministrativa invece che al buon senso.. Siamo sicuri del buon operato dei nostri uffici e della legittimità delle scelte politiche fatte sul regolamento della telefonia mobile, Non dubitiamo che il ricorso sarà rigettato, anche perché se così non fosse, in quell’area del Comune di Castelfranco si verrebbe a creare una situazione di deregolamentazione in materia di antenne, della telefonia mobile, di cui alla fine pagherebbero lo scotto i cittadini di Castelfranco e quelli di Altopascio, visto che le onde elettromagnetiche non tengono certo conto dei confini amministrativi".
Massimo Stefanini