VINCENZO PARDINI
Cronaca

“I disobbedienti e i volti della Shoah“ di Nazareno Giusti

Vincenzo Pardini E’ da poco in libreria un’opera di Nazareno Giusti, già da altri definita importante: I Disobbedienti e i volti...

Vincenzo Pardini E’ da poco in libreria un’opera di Nazareno Giusti, già da altri definita importante: I Disobbedienti e i volti...

Vincenzo Pardini E’ da poco in libreria un’opera di Nazareno Giusti, già da altri definita importante: I Disobbedienti e i volti...

Vincenzo Pardini

E’ da poco in libreria un’opera di Nazareno Giusti, già da altri definita importante: I Disobbedienti e i volti della Shoah; pubblicata da Tra le righe e curata da Sara Moscardini, porta la prefazione di Andrea Giannasi, il quale mette subito in evidenza le doti di Nazareno saggista e incomparabile autore di fumetti. Un libro che Nazareno ha realizzato come una sorta di progetto, in modo da avere spazi per meglio gestire la folla di personaggi che lo popolano, visto che si tratta di un testo storico, il cui protagonista è Giovanni Palatucci, uno dei 563 “Giusti tra le nazioni” per aver salvato un cospicuo numero di ebrei perseguitati dai nazifascisti dopo l’avvento delle leggi razziali. Palatucci, funzionario di Polizia a Fiume, si prodigherà in ogni modo a nasconderli e a farli espatriare clandestinamente.

Ma quello che tra l’altro balza agli occhi del lettore è la maniera, distaccata e antiideologica, con la quale Giusti analizza e tratta gli svariati argomenti, dove i suoi personaggi sono ritratti per quello che sono, specie sotto il profilo umano e psicologico. Infatti, sa infondergli quel colore e consistenza che ritroviamo nei suoi dipinti, già esposti in una mostra alla Fondazione Ricci di Barga. Pittura e prosa, con seguiti anche poetici, con lui procedono parallele. Come sempre accade con i protagonisti della storia, c’è stato chi ha cercato di sollevare dubbi sull’operato, silenzioso e costante, di Palatucci. Ebbene, Nazareno, con un esemplare lavoro di ricerca, dimostra, invece, quanto Palatucci sia stato vero e onesto, tanto da essere anche annoverato tra i servi di Dio con medaglia d’oro al merito civile. Infine, arrestato dagli sgherri nazifascisti morirà, dopo indicibili afflizioni, nel campo di concentramento di Dachau. Prova regina della sua eroica trasparenza.