REDAZIONE LUCCA

Estorsione a luci rosse. Arrestato un ventenne che si era inventato tutto

Minacciava un ristoratore della Piana dopo avergli “clonato“ Whatsapp: “Voglio 20mila euro o pubblico tutto“. Ma cade nella trappola dei carabinieri

Il tentativo di raggiro è stato sventato dai carabinieri (Foto di repertorio)

Il tentativo di raggiro è stato sventato dai carabinieri (Foto di repertorio)

Lucca, 19 luglio 2025 – Un ricatto a luci rosse conclusosi con... le manette. Nel pomeriggio di martedì, a Capannori, i Carabinieri di Pieve di Compito insieme ai colleghi del NOR della Compagnia di Lucca, hanno infatti arrestato in flagranza di un 20enne, residente a Lucca, con precedenti di polizia, per il reato di estorsione.

Qualche giorno prima, un ristoratore di Capannori si era rivolto a Militari dell’Arma per chiedere aiuto, in quanto da diversi giorni riceveva dei messaggi estorsivi, provenienti tramite Whatsapp dal numero di un giovane ex dipendente che aveva avuto in prova per due giorni i primi di luglio. Il ristoratore ha raccontato ai Carabinieri che qualcuno, dopo avere duplicato il suo profilo Whatsapp installandolo su un altro dispositivo, attraverso Whatsapp Web avevano inviato un messaggio contenente un approccio di tipo sessuale al numero dell’ex dipendente.

Poi, attraverso questa utenza, un soggetto che si presentava come il padre del giovane gli aveva inviato diversi messaggi dal contenuto estorsivo: lo minacciava di dare fuoco al locale e di divulgare quel messaggio danneggiando il suo buon nome, se non avesse pagato la somma di 20.000 euro.

A questo punto i Militari dell’Arma, dopo avere rassicurato l’imprenditore, l’hanno esortato a contattarli prontamente qualora le richieste estorsive si fossero ripetute. O meglio, se l’interlocutore avesse accennato alla possibilità di presentarsi nel suo locale o al suo domicilio, per appropriarsi dei soldi richiesti.

Ed è proprio così che è andata, alle ore 16 di martedì 15 luglio: dopo una lunga sequela di intimidazioni e richieste estorsive, un giovane, poi identificato nel 20enne lucchese, si è presentato a bordo di un taxi al ristorante della vittima, pretendendo che gli aprisse la porta. Non appena il ristoratore ha consegnato una busta contenente 4000 euro in contanti al giovane, i Carabinieri, che si erano nascosti nel retro del locale e nelle immediate vicinanze, l’hanno bloccato e tratto in arresto.

Proseguono le indagini dei Militari dell’Arma per accertare l’identità di eventuali complici. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nella Casa Circondariale di Lucca. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto i domiciliari con braccialetto elettronico.