GIULIA PRETE
Cronaca

Centrosinistra pronto alla ribalta: "Al Pd il compito di tenere le redini"

Vincenzo Alfarano, capogruppo dei Dem lucchesi, fa il punto su presente e futuro dell’attuale minoranza

Vincenzo Alfarano, capogruppo del Partito Democratico di Lucca, fa il punto sul presente e sul futuro del centrosinistra in città in vista anche delle elezioni regionali

Vincenzo Alfarano, capogruppo del Partito Democratico di Lucca, fa il punto sul presente e sul futuro del centrosinistra in città in vista anche delle elezioni regionali

Con l’autunno alle porte e le elezioni regionali all’orizzonte, abbiamo incontrato Vincenzo Alfarano, capogruppo del Partito Democratico di Lucca, per fare il punto sul presente e sul futuro del centrosinistra in città. Dall’analisi dell’operato della giunta Pardini alle prospettive per una nuova stagione politica, Alfarano ci offre il suo punto di vista sulle priorità da affrontare e sulle strategie del centrosinistra per costruire una nuova stagione politica che torni a dialogare con i cittadini.

Quali sono le sfide principali che dovrà affrontare il centrosinistra?

“Sicuramente la campagna regionale ci vedrà impegnati per la riconferma del buongoverno di Eugenio Giani e del centrosinistra alla guida della Regione. L’amministrazione regionale ha affrontato la fase della pandemia con dati tra i migliori tra quelli nazionali, ed approvato leggi importanti su turismo, aree interne e fine vita. Tutto questo con gli occhi sempre rivolti alla nostra Lucca, che in Consiglio ed in Giunta regionale ha avuto rappresentanti all’ altezza delle sfide del territorio”.

Come valuta l’operato della giunta Pardini?

“Sta dimostrando di non saper lasciare alcuna impronta. I progetti portati avanti sono in piena continuità amministrativa con l’amministrazione precedente, allora tanto criticata. Le nuove opere annunciate non vedranno mai la luce. Subiamo senza reagire gli effetti di un turismo di massa che sta trasformando il volto di Lucca ed incrementa i problemi abitativi, trascurando completamente le bellezze di periferia e una vera integrazione coi settori del commercio e della cultura, senza alcun investimento nei servizi. Le questioni sociali non sono mai entrate nell’agenda dell’amministrazione, così come le politiche per i giovani e gli anziani. L’insicurezza in cui vive la città, poi, è sotto gli occhi di tutti”.

Come si può aprire una nuova stagione politica che coinvolga anche chi si è allontanato dal centrosinistra?

“Sta a noi delineare un’idea di città diversa, solidale e che accorci le distanze tra centro e periferia. Sarà necessario aprire una nuova stagione del centrosinistra lucchese, dove il Pd avrà la responsabilità di guidare l’alternativa. Il centrosinistra ha perso solo per un pugno di voti e, dal mio punto di vista, la situazione in città è ancora di grande equilibrio tra coloro che sostengono la giunta e coloro che ne hanno abbastanza di una narrazione artificiale buona per i social ma sempre più lontana dalla realtà di tanti cittadini alle prese col problema del mutuo, dell’affitto, del costo per spesa al supermercato e dei figli che non sono al sicuro quando escono. L’obiettivo è proprio quello di parlare a questa “maggioranza silenziosa””.

Come si può ricostruire un dialogo autentico tra istituzioni e cittadini, oggi sempre più distante?

“La politica si è allontanata dalle persone mostrandosi distante e rinchiusa altrove, con la pretesa di spiegare ed istruire. È giunto il momento di tornare ad ascoltare e rappresentare le istanze della gente e questo non può essere fatto se non si condividono i problemi che ogni individuo ed ogni comunità si trova ad affrontare quotidianamente”.

Quale contributo pensa di dare nella costruzione dell’alternativa a Lucca?

“Sono a disposizione sia in Consiglio comunale, nel mio ruolo di capogruppo, che dentro il partito. Ma soprattutto in giro per il territorio, nei quartieri. Mi metto a disposizione di quella parte crescente e maggioritaria della città che non ne può più di essere presa in giro da un Sindaco e da una giunta che non sono in grado di uscire dalla loro narrazione tanto stucchevole quanto lontana dalla realtà”.