
Centralino dell’ospedale è ko da 15 giorni (foto di archivio)
"Il centralino dell’ospedale Santa Croce di Castelnuovo è in tilt da 15 giorni: la salute inizia anche dalle infrastrutture". Lo denuncia il Comitato per una sanità pubblica in Garfagnana e Media Valle, spiegando "se un forte temporale riesce a mandare in tilt il centralino del nostro ospedale per 15 giorni, come possiamo credere che la telemedicina rappresenti davvero il futuro della sanità? È facile parlare di digitalizzazione, fascicoli elettronici, visite a distanza o pensare a caschi con telecamere collegate da remoto per i soccorritori nelle ambulanze. Ma prima di guardare all’innovazione futura, bisognerebbe conoscere bene la situazione presente, investire sulle infrastrutture e ascoltare i territori, perché quando ad andare in tilt è il centralino di un ospedale, non si tratta più solo di un disagio tecnico, ma di un rischio reale per la salute dei cittadini. E considerato che la nostra zona è anche a rischio sismico, il problema si fa ancora più serio. In queste condizioni, la telemedicina, per quanto utile, rischia di essere solo una bella promessa sulla carta".
"Il punto è che la sanità pubblica - continuano gli esponenti del Comitato - non può permettersi disservizi, né differenze di qualità a seconda del codice di avviamento postale. Che si viva in una grande città o in un piccolo paese, l’accesso alle cure è un diritto, non un privilegio. E quando un cittadino è costretto a percorrere decine di chilometri per un esame, o a rinunciare a una visita perché il sistema non funziona, quel diritto viene meno. Per cui il nostro Comitato intende ancora una volta dare voce alle persone, soprattutto quelle più fragili, che hanno diritto e bisogno di sentirsi ascoltate, di vedere che le promesse si traducono in servizi concreti, vicini, funzionanti e pensati per durare nel tempo".
"Nella speranza che il disagio della linea telefonica sia risolto al più presto – chiude il Comitato – chiediamo che ci siano date risposte anche in merito ad altri quesiti posti nei mesi scorsi relativi in particolare alle nuove sale operatorie e al progetto sul loro futuro utilizzo; alla cittadella della salute che pare non decollerà come promesso e ai disservizi dovuti alla ormai cronica carenza di personale".
Dino Magistrelli