MAURIZIO MATTEO GUCCIONE
Cronaca

Bianucci ‘snobbato’ da Avs ”I veti della vecchia politica“

L’Alleanza rosso-verde ha ritenuto offensiva la petizione di 500 firme a sostegno del consigliere comunale

Daniele Bianucci, consigliere comunale che non sarà candidato con Alleanza rosso verde

Daniele Bianucci, consigliere comunale che non sarà candidato con Alleanza rosso verde

Daniele Bianucci, il consigliere comunale di Lucca che non ha trovato spazio nelle candidature alle regionali di ottobre nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra, non ci sta. In questa intervista spiega le sue ragioni soprattutto dopo la petizione che, raccogliendo 500 firme, ne aveva caldeggiato la candidatura. Il più votato alle scorse amministrative di Lucca, infatti, non sarà tra i candidati di Avs.

Non so se chiederle che cosa è successo oppure che cosa non è successo. "I dirigenti di Alleanza Verdi Sinistra non hanno voluto incontrare le 500 persone che hanno firmato l’appello per chiedere la mia candidatura, da civico e indipendente, e le hanno addirittura definite un’offesa. Un tale popolo è un segno importante di ripartenza dell’opposizione a Lucca, oggi in evidente difficoltà: non era un patrimonio da salvaguardare, nella città dove abbiamo l’amministrazione più a destra d’Italia e dove tra due anni ritorneremo a votare?".

Perché nella fase preliminare delle candidature non è emerso subito il suo nome? "C’era ancora tutto il tempo. La lista per il Consiglio regionale è infatti composta da otto candidature: c’era posto per tutti. E invece si è messa in moto la vecchia politica - pure a sinistra c’è, non è una novità - per porre veti. Non occorre fare i nomi: sappiamo con chi abbiamo a che fare, chi sul nostro territorio vive la politica da decenni e per generazioni per il proprio interesse personale, e non si preoccupa neppure di rompere quell’unità che invece dovrebbe essere il nostro valore più grande, soprattutto in questa fase storica e soprattutto a Lucca. C’è chi ha preferito correre da solo e sola: e la ragione, come è facile intuire, è tutt’altro che nobile".

Bianucci, il più votato al comune di Lucca, un passato di consigliere delegato, impegno nel Pds poi nei Ds, fra gli studenti universitari e oggi battagliero verso la giunta Pardini. È anche per questa storia personale che si aspettava più attenzione? "Non è una questione personale, si può credere o meno; all’avvio della petizione, opera di un gruppo di amici, non ne sapevo nulla. Chi mi conosce sa che avrei accettato con spirito di servizio e per dare una mano per il buon risultato della sinistra a Lucca: quello sì un obiettivo importante, se vogliamo nel 2027 essere competitivi alle comunali".

Che cosa farà per la campagna elettorale, Aventino o ramoscello di ulivo? "C’è chi mi ha detto non andremo a votare, ciò è esattamente l’opposto di quanto dobbiamo fare. La politica oggi non ci piace proprio perché la maggior parte delle persone non ne vuole sapere nulla: comprensibile, ma così si lascia spazio a interessi personali. Abbiamo il dovere di fare l’inverso: metterci la faccia, il cuore, il coraggio e l’impegno, in tante e in tanti. Solo così possiamo essere protagonisti, insieme, del cambiamento che vogliamo. E ora stiamo pronti: una nuova avventura condivisa è alle porte. E lì non ci saranno veti: anzi, il contributo di tutte e tutti sarà prezioso".