ROSSELLA CONTE
Lucca

“Bonifico non autorizzato”, il finto sms dei truffatori porta via 60mila euro a due anziani

I carabinieri di Lucca denunciano quattro persone: avevano architettato un inganno sofisticato giocando su paura e fiducia

Fondamentale il ruolo dei carabinieri

Fondamentale il ruolo dei carabinieri

Lucca, 25 luglio 2025 - Avevano architettato una truffa tanto sofisticata quanto spietata, facendo leva sulla paura e sulla fiducia di due anziani coniugi lucchesi, ma il loro piano è stato smascherato grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri della stazione di Lucca. Al termine di un’indagine complessa, i militari hanno denunciato quattro persone – un 49enne, una 46enne, un 21enne, tutti residenti a Napoli, e una 56enne di Volla – già noti alle forze dell’ordine. Sono accusati di truffa aggravata in concorso. I fatti risalgono al marzo scorso, quando un uomo di 73 anni riceve un sms apparentemente inviato dalla sua banca, con toni allarmanti: viene segnalato un bonifico non autorizzato da 1.290 euro. Preoccupato, l’uomo segue le istruzioni contenute nel messaggio e chiama il numero indicato. All’altro capo del telefono, un sedicente operatore bancario – con marcato accento meridionale – lo convince che il suo conto è stato violato da hacker e che, per “mettere in sicurezza” i fondi, deve effettuare un bonifico di circa 5.000 euro su un IBAN comunicato a voce. In un crescendo di pressioni e rassicurazioni false, la vittima viene indotta a prelevare contanti e a effettuare sei ricariche su una carta Postepay, per un totale di circa 10.000 euro. Il giorno successivo, il colpo di scena: una nuova telefonata, questa volta da un presunto maresciallo dei carabinieri, che lo informa che anche il conto della moglie è a rischio. Con tono autoritario, l’uomo chiede il numero della donna, una pensionata di 70 anni. La trappola si stringe. Poco dopo, anche la signora riceve una chiamata. Le viene detto che è in corso un’indagine per una presunta intrusione informatica che coinvolge anche i loro conti. A rendere più credibile la messinscena arriva anche una mail con un documento apparentemente ufficiale, su carta intestata, che invita i coniugi a eseguire due bonifici istantanei da 22.500 euro ciascuno, da inviare a un “consulente” incaricato della messa in sicurezza dei fondi. Solo dopo il secondo bonifico, la coppia si rende conto della truffa e si rivolge ai carabinieri. L’intervento immediato dei militari, in collaborazione con l’istituto bancario, consente di bloccare il primo bonifico da 5.000 euro e di restituire la somma al legittimo proprietario. Le successive indagini permettono di risalire ai responsabili e di congelare ulteriori 7.500 euro su uno dei conti utilizzati dai truffatori. L’operazione si chiude con quattro persone denunciate in stato di libertà. Ancora una volta, i carabinieri invitano alla massima prudenza: mai fidarsi di messaggi sospetti o telefonate allarmanti. In caso di dubbi, il consiglio è sempre lo stesso: non agire d’impulso, non fornire dati personali o bancari, e contattare direttamente la propria banca o le forze dell’ordine.