MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Vita dura per i contadini. Afflitti da insetti e cinghiali: "Gli aiuti sono insufficienti"

Il presidente della Cia Agricoltori Ferrante torna a lanciare il suo allarme "Ci vogliono supporti da parte della Regione, altrimenti non si va avanti".

Il presidente della Cia Agricoltori Ferrante torna a lanciare il suo allarme "Ci vogliono supporti da parte della Regione, altrimenti non si va avanti".

Il presidente della Cia Agricoltori Ferrante torna a lanciare il suo allarme "Ci vogliono supporti da parte della Regione, altrimenti non si va avanti".

Una somma di tanti fattori che alla fine mette a dura prova la tenacia di chi vive grazie all’agricoltura e non soltanto che si diletta tra campi di pomodori e insalata. Il clima impazzito, la presenza ormai stanziale di cinghiali, tassi, storni oltre agli insetti sempre diversi che da anni stanno proliferando anche sul territorio spezzino sono elementi che pesano come macigni nel lavoro nei campi. Alessandro Ferrante presidente della Cia studia gli eventi e raccoglie gli sfoghi e bisogni degli agricoltori.

Stagione difficile?

"Stare in agricoltura è sempre più impegnativo e incerto. fare il contadino è bellissimo, si sta a contatto con la natura, si mangiano i propri prodotti ma il reddito è sempre più incerto. Farlo come professione è davvero una scommessa".

Un’estate a sbalzi di termometro con picchi esagerati e tante lamentele per la crescita a fatica degli ortaggi. Cosa succede?

"Il caldo così pesante non fa mai bene. Nei campi la temperatura diventa eccessiva e chi può deve mettere ombreggianti altrimenti frutta e verdura si bruciano. Ma quanti possono permettersi di installare le protezioni?. La siccità c’è sempre stata in estate ma si arrivava da inverni e primavere ben differenti. Pioggia sempre poca e poi temperature altissime già a partire da giugno che si protraggono anche fino a ottobre inoltrato. Le condizioni sono cambiate e i risultati si vedono".

Gli insetti continuano a essere nemici?

"Si è per il momento rallentata l’invasione della cimice. In compenso abbiamo la Nottua che è una farfallina dannosa che depone un verme in particolare sui pomodori. Oppure la Tuta Absoluta che è un insetto terribile originario del Sudamerica in grado di deporre 500 uova all’ora. Il pomodoro si buca e viene inevitabilmente danneggiato".

E il fenomeno sempre più frequente del pomodoro che marcisce sulla base?

"Non ti tratta di malattie particolari ma di squilibrio idrico. Con queste temperature è difficile regolari e così magari si annaffia troppo in un determinato momento e poi si riduce drasticamente. Questa altalena di rifornimento idrico provoca il danno alla base del pomodoro".

Per rinforzare le piante cosa si può usare?

"Dipende, ma certamente un trattamento di calcio al terreno non guasta".

Maltempo, insetti, mosche, Cecidomia e animali. L’elenco dei danni è spesso lungo.

Ma ci sono progetto di sostegno e finanziamento?

"Il Pnrr era riservato alle grandi aziende per consentire il rinnovo delle strutture. Insomma investimenti forti per aziende che stanno già bene. Per la media e piccola agricoltura invece sono problemi seri. Nel nostro caso Regione Liguria dovrebbe insistere maggiormente sui contributi perchè il nostro settore è importante non soltanto dal punto di vista economico e occupazionale ma anche nel rispetto idrogeologico. Quando se ne vanno i contadini oppure gli olivicoltori i terreni vanno allo sfascio. Si creano problemi per la gestione ambientale e le malattie. L’agricoltore cura le piante e non pernette così agli insetti di proliferare. ma capisco anche che la fatica collegata al poco guadagno sia un deterrente"

Massimo Merluzzi