MATTEO MARCELLO
Cronaca

Gare truccate per il porto. Ex dirigente condannato

La Corte dei Conti obbliga Pozella a risarcire l’Ap con novantamila euro. Caduta l’accusa di danno d’immagine a carico dell’ex segretario Santini.

L’ex dirigente dell’Autorità portuale della Spezia, Maurizio Pozella

L’ex dirigente dell’Autorità portuale della Spezia, Maurizio Pozella

LA SPEZIAIl patteggiamento, nell’ambito della maxi inchiesta per gare truccate e tangenti in porto, risale al dicembre del 2018. A più di sei anni di distanza, per Maurizio Pozella, ex dirigente dell’allora Autorità portuale della Spezia, è arrivata invece la condanna della Corte dei Conti. La sentenza è di pochi giorni fa, e impone all’ex funzionario un risarcimento di 90mila euro a favore dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. Tre gli alti dirigenti il cui operato era finito sotto la lente della procura contabile: oltre a Pozella, per i quali i magistrati avevano chiesto la condanna per danno da perdita di chance e per danno di immagine, nel mirino era finito anche l’ex segretario dell’Ap, Davide Santini (anche lui patteggiò; ndr) per il solo danno di immagine. I giudici hanno dichiarato inammissibile la richiesta della Procura per la condanna di entrambi per danno di immagine, ma al contempo hanno accertato la responsabilità amministrativa di Pozella, condannandolo al risarcimento a favore dell’ente di via del Molo, seppur in misura inferiore rispetto a quanto richiesto dalla procura contabile, ovvero 139.014,30 euro.

Ancor prima di arrivare a giudizio, era stata invece archiviata la posizione dell’ex presidente dell’ente, Giovanni Forcieri, per difetto di prova e per carenza di nesso causale tra gli atti a lui contestati e il danno da perdita di chance. Sotto la lente della procura contabile – cui furono all’epoca trasferite le risultanze delle indagini realizzate dal Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza della Spezia – sono finite le procedure relative all’affidamento dell’appalto del servizio di vigilanza armata a favore di un’azienda spezzina. Le condotte illecite, secondo la Procura della Corte dei Conti in violazione delle regole sulla concorrenza e di par condicio dei potenziali partecipanti a una gara pubblica, avrebbero cagionato all’ente portuale un danno da 139.014,3 euro, corrispondente al differenziale tra la spesa sostenuta dall’Ap spezzina e quella sostenuta per il medesimo appalto dall’Autorità portuale di Genova. I giudici hanno accolto in parte le richieste della Procura, stabilendo in 90mila euro il risarcimento per danno patrimoniale a favore dell’Ap, che dovrà essere pagato dall’ex dirigente Pozella.

Matteo Marcello