
A denunciare l’accaduto sarebbe stata la stessa donna, che avrebbe raccontato la vicenda ai carabinieri
La Spezia, 9 luglio 2025 – Sarebbe stata trascinata sulle scale, denudata e abusata. Questa la ricostruzione dei fatti per i quali la procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio nei confronti di un uomo, 46enne originario della Basilicata e residente da tempo in Val di Magra, attualmente detenuto per altra causa nel penitenziario spezzino di Villa Andreino. Il processo, davanti al collegio del tribunale spezzino presieduto da Marta Perazzo, inizierà il prossimo 10 settembre. I fatti si sarebbero svolti a Sarzana, nell’estate dello scorso anno, con l’uomo e la donna – una quarantenne originaria dell’Emilia Romagna – che si conoscevano da tempo per via di alcune frequentazioni comuni.
Tutto si sarebbe consumato in pochi minuti all’interno dell’androne di un palazzo situato a poca distanza dal centro città, con l’uomo che secondo la ricostruzione del pubblico ministero Maria Pia Simonetti, avrebbe trascinato la donna sulle scale e, dopo averle mostrato un piccolo coltello, l’avrebbe denudata e palpeggiata. A denunciare l’accaduto sarebbe stata la stessa donna, che avrebbe raccontato la vicenda ai carabinieri, facendo scattare le indagini. Gli accertamenti successivi, compreso l’incidente probatorio chiesto e ottenuto dalla procura per raccogliere la testimonianza della quarantenne, hanno portato il sostituto procuratore a formulare l’accusa di violenza sessuale nei confronti del 46enne, che di contro si è sempre difeso dalle accuse affermando di non aver fatto nulla. Ieri, il giudice per l’udienza preliminare Marinella Acerbi, ha accolto la richiesta del pm, rinviando a giudizio l’uomo, assistito dagli avvocati sarzanesi Paolo e Francesco Mione.