MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Una Soffitta in tono minore: "Tradizione dimenticata". E tanti dubbi sul futuro

Le vie degli antiquari dove tutto ha avuto inizio apparse desolatamente vuote e senza bancarelle sono l’immagine di una Soffitta...

La Soffitta continua a essere un punto di riferimento per tanti visitatori e turisti. Ma anche di polemiche sulla qualità della merce esposta e collocazione delle bancarelle

La Soffitta continua a essere un punto di riferimento per tanti visitatori e turisti. Ma anche di polemiche sulla qualità della merce esposta e collocazione delle bancarelle

Le vie degli antiquari dove tutto ha avuto inizio apparse desolatamente vuote e senza bancarelle sono l’immagine di una Soffitta che da qualche anno ha perso fascino. Pur continuando a muovere pubblico diventa prioritaria una riflessione organizzativa e il recupero di una tradizione che ha fatto di Sarzana una delle storiche capitali del mondo antiquario. Il tema dello “sfratto“ dalle strade storiche ha fornito lo spunto a Giovanni Destri coordinatore di Italia Viva per accendere un faro sulla manifestazione. "Un errore madornale – spiega Destri – quello commesso che provoca danno alla manifestazione e all’intera città. Il modus operandi è lo stesso che caratterizza da sempre le azioni di questa amministrazione: non si condivide, si passa sopra la testa dei soggetti che dovrebbero essere coinvolti. Si cala la decisione, poi si tenta di correggere. Come è possibile che dopo sessanta anni di questa manifestazione che ha portato Sarzana gli onori nazionali e non solo, si sfratti dalle due strade principali una iniziativa che di per sé denotava già una evidente crisi e che invece di depotenziarla, andava col tempo ulteriormente attenzionata e rafforzata e su cui occorreva investire molto di più. È evidente che se esisteva un problema di garantire la sicurezza, questa motivazione tecnica andava presa in considerazione nel tempo dovuto creando un tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati e trovare soluzioni alternative. Ciò non è stato fatto". E poi un forte interrogativo sul futuro. "Sorge il dubbio – conclude – che il l forte legame storico, di tradizione e culturale della città con questa manifestazione venga stroncato. Temporaneamente oppure come qualcuno paventa in via definitiva? Molti se lo domandano, anche i tanti turisti che pur in questi giorni di caldo torrido ci sono per le vie della città e si trovano davanti agli occhi una miseria di Soffitta". m.m.