MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Una perizia per l’omicida. Via libera del giudice

E’ stata accolta la richiesta presentata dagli avvocati di Umberto Efeso. Lo specialista sarà chiamato a valutare la capacità di intendere e di volere.

Uno dei drammatici momenti successivi alla tragedia

Uno dei drammatici momenti successivi alla tragedia

Una perizia psichiatrica per l’omicida. Il gup Tiziana Lottini ha autorizzato gli avvocati di Umberto Efeso, il 58 enne che ha ucciso la moglie Tiziana Vinci, ad un colloquio nel carcere di Spezia preliminare a una eventuale perizia psichiatrica. La richiesta presentata da Andrea Buondonno e Nunzio Gallo legali dell’uomo è stata accolta dal gup del Tribunale spezzino Tiziana Lottini. Dall’esito dell’incontro, non ancora fissato ma autorizzato nella giornata di ieri, lo specialista valuterà quale percorso intraprendere al fine di appurare l’eventuale la totale incapacità di intendere e volere o comunque parziale. Umberto Efeso ha ricevuto nuovamente la visita dei suoi avvocati di fiducia Buondonno e Gallo che lo seguivano da qualche mese, da quando la moglie Tiziana lo aveva denunciato per la sua eccessiva gelosia manifestata anche con messaggi telefonici dal tono minaccioso. Le prime giornate in carcere sono state piuttosto tese e lo stato psicologico dell’uomo è apparso ancora molto confuso. La perizia psichiatrica segue quella disposta sui cellulari di Umberto Efeso dal sostituto procuratore Federica Mariucci ieri mattina ha disposto una perizia tecnica sui due cellulari di Umberto Efeso.

Al consulente nominato dalla Procura, l’ingegnere Francesco Saccia di Torino, spetterà il compito di analizze anche l’apparecchio di Tiziana con l’obiettivo di ricostruire tutti gli scambi avuti dalla coppia oltre, naturalmente, quelli sia scritti che vocali inviati dall’uomo al suo datore di lavoro, proprietario dell’abitazione dove è accaduta la tragedia, a un amico, al fidasolo nzato di una delle figlie e alla collega della moglie presente all’interno dell’abitazione al momento della mortale aggressione. Il consulente incaricato si è preso sessanta giorni per raccogliere e repertare il materiale all’interno dei tre smartphone. Anche le immagini registrate dal circuito interno della villa di via Genova sulle alture spezzine sono al vaglio degli inquirenti. Quella mattina Efeso è arrivato alla villa ma non si è diretto immediatamente all’interno dove sapeva di trovare la moglie ma ha svolto altre mansioni. All’improvviso è entrato in casa sferrando le tre coltellate mortali davanti agli occhi della testimone che ha poi lanciato la richiesta dei soccorsi mentre l’omicida è fuggito per andare prima a nasscondere il coltello sul bordo della carreggiata di una zona boschiva per poi consegnarsi ai carabinieri di Ceparana.

Massimo Merluzzi