MATTEO MARCELLO
Cronaca

Un nido di Caretta caretta. Falso allarme a San Terenzo

Arpal ha verificato l’assenza di uova, ma la tartaruga potrebbe ritornare

L’area interdetta nella spiaggia di San Terenzo

L’area interdetta nella spiaggia di San Terenzo

SAN TERENZOLa magia si è spezzata nel primo pomeriggio, quando i tecnici di Arpal hanno verificato l’assenza di uova. Appuntamento solo rimandato? Chissà: di certo c’è che quella vissuta ieri a San Terenzo è stata una giornata particolare. Merito di una tartaruga Caretta caretta, avvisata la notte precedente da una cittadina mentre si muoveva lungo la spiaggia di fronte al borgo. La donna ha immediatamente allertato il 1530 della Guardia Costiera, che è intervenuta subito, rilevando la presenza delle caratteristiche impronte e delimitando l’area in cui erano state probabilmente deposte le uova da parte della tartaruga.

Nel corso della mattinata di ieri era stato immediatamente attivato il protocollo previsto per la tutela delle specie protette e sono stati fatti i primi sopralluoghi da parte dei tecnici del Parco di Montemarcello Magra-Vara, della Società Naturalistica Spezzina e del Comune di Lerici. La speranza si è infranta nel pomeriggio, quando i tecnici di Arpal delle sedi di Genova e La Spezia, all’esito di un sopralluogo più approfondito per verificare l’effettiva presenza del nido e determinare con maggiore certezza il punto esatto della deposizione, ne hanno escluso la presenza.

Tutto finito? Nient’affatto. Gli operatori dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente ligure, nel sostenere tra le varie ipotesi anche che la tartaruga possa essere stata disturbata – allontanandosi dunque senza deporre le uova – o arrivata sulla spiaggia per perlustrarla in vista di una futura nidificazione, non escludono che l’esemplare di Caretta caretta possa ritornare in queste notti, magari proprio sulla stessa spiaggia. Per questo motivo, è stato chiesto se vi fossero volontari in grado di monitorare le spiagge in queste notti, così da verificare e certificare la nidificazione.

"È stata l’occasione per sensibilizzare le autorità cittadine, le associazioni e i presenti sulle regole essenziali per una corretta gestione delle nidificazioni. In caso di avvistamenti di esemplari in deposizione sulla battigia o di tracce sulla sabbia, è necessario segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera al 1530 o 112" ricorda il Gruppo Ligure Tartarughe, che si occupa di coordinare le attività tecnico-scientifiche. Al momento, nello Spezzino è presente un solo nido, quello di Marinella, scoperto poco più di tre settimane fa.

Matteo Marcello