
Carlo Alberto Cozzani e Paolo Asti
Le parole di David Herbert Lawrence per dare il titolo alla mostra di Carlo Alberto Cozzani quale omaggio a Tellaro e alla sua costa. ’Qui è bellissimo. Ti dico che è un sogno’, che inaugura oggi alle 19 negli spazi del Fourteenartellaro di piazza Figoli a Tellaro. È il 1913 quando lo scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e pittore britannico, autore dell’Amante di Lady Chatterley, seduto di fronte al mare, scrivendo in una delle sue lettere da Tellaro, immortala la bellezza della costa a ponente di Lerici.
"In oltre cento anni, decine di poeti e scrittori, centinaia di artisti, migliaia di fotografi, per il loro atto creativo – spiega il curatore dell’esposizione Paolo Asti – hanno trovato ispirazione dagli stessi luoghi che hanno incantato Lawrence e tanti altri prima di lui, così che oggi, ripeterne il gesto, costituiva un’ardua sfida artistica. Una sorta di scommessa che Cozzani, dando seguito a un mio invito, condiviso con Guido Ferrari, di Fourteenartellaro e curatore della rassegna 2025 ‘E così sia’, ha deciso di affrontare, mettendo in atto la stessa tecnica che ha trovato ampio consenso nella mostra dedicata alle mura di Camaiore nell’agosto del 2024".
Una tecnica affinata durante la residenza al Gu Yuan Museum of Art di Zhuhai in Cina, nel dicembre dello scorso anno e che, nel prossimo ottobre, ne ospiterà la mostra personale ‘Autumn Impression’. "L’artista, grazie al suo background di architetto, costruisce una campitura, capace di ospitarne l’intervento pittorico, trasformando l’immagine del paesaggio, talmente bello da diventare un sogno, fino a darle la dimensione onirica di cui Lawrence ha voluto esserne testimone.
Del resto, l’uso della carta quale supporto dell’opera, non fa che rimandare l’omaggio dell’artista a Tellaro, proprio alle lettere che l’autore inglese, seduto sugli stessi scogli, amava scrivere durante il suo peregrinare in Italia, insieme alla moglie Frieda". ‘Qui è Bellissimo. Ti dico che è un sogno’, è costituita da tre opere che prendono inevitabilmente lo stesso titolo della mostra e che, una dopo l’altra, scandiscono il lessico di Cozzani. "Rifiutando ogni facile esercizio didascalico, Cozzani non rinuncia però a lasciare agli occhi dello spettatore la riconoscibilità dei luoghi e di tutta la loro bellezza, per dar modo a tutti noi di continuare a sognare". La mostra è visitabile gratuitamente fino al 30 settembre.
Marco Magi