
Tafaria (Cisl): "Dobbiamo aspettarci un rallentamento del cantiere"
Si addensano nubi sul cantiere per la realizzazione della Variante Aurelia. Le ultime notizie che arrivano dal quartier generale Ici, l’impresa aggiudicataria del maxi appalto lanciato per portare a compimento la strategica infrastruttura pensata decenni fa per bypassare il centro storico spezzino, non lasciano ben sperare. Fonti sindacali accreditano infatti la prospettiva di un concordato in bianco, ipotesi destinata a far slittare in avanti di settimane qualsiasi tentativo di arrivare a una soluzione capace di risolvere l’impasse che da mesi blocca le ruspe e gli stipendi degli operai.
A darne notizia è Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria. "Nei giorni scorsi – spiega Tafaria – c’è stata una riunione nella sede di Ance nazionale a Roma. Un incontro al quale hanno partecipato, insieme ai vertici Ici, anche i referenti delle organizzazioni sindacali nazionali e, in collegamento, quelli dei distaccamenti regionali. Eravamo in attesa di conoscere la posizione dell’azienda sul futuro dell’Aurelia Bis della Spezia e Ici ha annunciato di aver chiesto il concordato in bianco presso il tribunale. Si tratta di un avvio di procedura che prevede la garanzia di tutela per i lavoratori dal punto di vista dei salari mentre permette all’azienda di non essere soggetta a eventuali azioni da parte di fornitori creditori".
Più precisamente, si tratta di un istituto introdotto dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che consente all’imprenditore di depositare una domanda di concordato preventivo anche senza produrre subito il piano dettagliato, potendo usufruire subito della protezione dal tribunale e dal blocco degli atti dei creditori. Il suo scopo è prenotare l’accesso alla procedura, dando tempo all’imprenditore di predisporre la documentazione completa richiesta entro un termine fissato dal tribunale, cui spetta la nomina di un commissario giudiziale incaricato di monitorare la situazione. Il giudizio del segretario Cisl è tagliente: "Abbiamo da tempo sollecitato un’accelerazione e ancora una volta dobbiamo aspettare la conclusione di un procedimento il cui iter potrebbe richiedere fino a un anno di attesa. I cantieri andranno avanti ma è chiaro che con l’attuale forza lavoro è impossibile pensare di completare l’opera entro i tempi prefissati".