ILARIA VALLERINI
Cronaca

"Se toccano una, ci toccano tutte". Un corteo commosso per Tiziana

In tanti hanno aderito alla camminata in ricordo della Vinci organizzata nel centro storico di Sarzana. L’associazione Vittoria ha letto la lettera di uno dei figli della donna uccisa in una villa dall’ex marito. .

In tanti hanno aderito alla camminata in ricordo della Vinci organizzata nel centro storico di Sarzana. L’associazione Vittoria ha letto la lettera di uno dei figli della donna uccisa in una villa dall’ex marito. .

In tanti hanno aderito alla camminata in ricordo della Vinci organizzata nel centro storico di Sarzana. L’associazione Vittoria ha letto la lettera di uno dei figli della donna uccisa in una villa dall’ex marito. .

Silenziose combattenti in nero, ma con un dettaglio rosso. Una rosa al petto, un fiocco stretto al polso, il rossetto. Tiziana è nei volti di tutte e tutte siamo Tiziana. E’ la vicina di casa, l’amica d’infanzia, la collega di lavoro. Sono scese in strada per lei e per tutte le altre vittime di femminicidio per testimoniare la propria presenza che è anche resistenza: "Se toccano una toccano tutte". Un’ondata di donne, ma anche uomini e bambini, ha camminato fianco a fianco al corteo silenzioso nel centro storico di Sarzana per ricordare Tiziana Vinci, uccisa a coltellate dall’ex marito Umberto Efeso nella villa spezzina dove prestava servizio come collaboratrice domestica. La 54enne è la 31esima vittima di femminicidio in Italia da inizio anno. Mentre camminiamo nel labirinto di strade e vicoletti, tra le bancarelle dell’antiquariato e i dehors dei locali, scatta l’ennesimo ‘Codice rosso’ all’ospedale di Sarzana che richiama in servizio la presidente dell’Associazione Vittoria, che ha organizzato l’iniziativa, e responsabile del Centro Antiviolenza “Mai più sola“ Nea Delucchi. Ad aprire la fila, tra le autorità, la sindaca di Sarzana Cristina Ponzanelli con tanto di fascia tricolore e stretto nei pugni il cartello: “Siamo tutte Tiziana!“. Con lei, tra gli altri, la consigliera regionale Pd Carola Baruzzo, il segretario Pd Sarzana Marco Baruzzo, la sindaca di Arcola Monica Paganini e l’assessore di Castelnuovo Magra, Diomira Cantergiani.

"Deve essere fatto di più a tutti i livelli - ha detto Cristina Ponzanelli - tutti noi cerchiamo di spiegare alle donne che il silenzio è alleato della violenza, per questo devono trovare il coraggio di denunciare riponendo fiducia nelle autorità. Questa non può essere la fine di chi trova quel coraggio". Tiziana Vinci lascia sei figli, uno dei quali ha scritto una lettera indirizzata all’Associazione Vittoria che è stata letta dalla vicepresidente Daniela Ferrari.

"Sono M., uno dei 6 figli della cara Tiziana Vinci. Vi ringraziamo per questo evento organizzato in sua memoria, sperando che sia da monito per tutti. Siamo in questo momento sconvolti dal dolore di questa perdita, non abbiamo ancora avuto modo di vedere nostra madre dal tragico evento, e, pur apprezzando questo evento da voi organizzato, non ci sentiamo nelle condizioni di poter partecipare. Anche se non siamo lì presenti fisicamente, lo siamo col cuore". "Ogni volta che una donna viene uccisa, muore anche una parte di tutte noi - ha dichiarato la presidente Delucchi -. Eppure, ogni volta ci troviamo a contare un’altra vittima, a domandarci cosa non abbia funzionato, a sentire il peso di quel senso di colpa che, per quanto irrazionale, non riusciamo a scacciare. Perché una falla nella rete di protezione c’è stata e questo non si può negare. Proprio adesso, nel momento più difficile e doloroso, dobbiamo ribadirlo con forza: non possiamo permettere che passi il messaggio che tutto sia inutile. Non possiamo negare che il territorio risponde, che ci sono donne e uomini, istituzioni e professionisti che ogni giorno proteggono e sostengono chi è in pericolo". In contemporanea si è svolta la passeggiata rumorosa organizzata da Non Una di Meno alla Spezia, città in cui la vita di Tiziana è stata spezzata violentemente".

Ilaria Vallerini