
Almeno in 400 in corteo per Samantha: "Uccisa da chi diceva amore" . Lumini alle finestre delle abitazioni. E poi la canzone: ‘Senza paura’.
"Rabbia, ricordo, rispetto e lotta". Corteo-fiaccolata per le strade di Sant’Ermete, ieri sera, "per dare voce a chi non può più parlare", come Samantha Del Gratta, uccisa dal compagno che poi si è ucciso. Una manifestazione (circa 400 i partecipanti) organizzata dalla Comunità di quartiere Sant’Ermete, simbolo, tra l’altro, delle lotte abitative. Presente anche la Casa della donna di Pisa, Non una di meno e altre associazioni. E tanti residenti delle abitazioni popolari, alcuni di origine straniera, che durante il ritrovo hanno protestato anche contro le loro condizioni. Ci sono state, lungo il percorso, fra l’abbaiare dei cani poco abituati a tanti passaggi, i lumini alle finestre, testimonianze di donne che hanno conosciuto in qualche modo la violenza. "Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano", dicono in polemica con il dl Sicurezza.
Prima della partenza, tra lo sfrecciare degli aerei, alcuni interventi. "Cerchiamo di resistere inventandoci il doposcuola in questo parco (in via Emilia, ndr) senza giochi e senza cestini, attraverso l’emporio solidale. Proviamo ad affrontare i problemi insieme". "Ieri sera – proseguono le attiviste – ci siamo ritrovate qui in piazza. Vogliamo gridare forte “Basta! Non siamo oggetti. Basta violenza sulle donne in ogni forma. Anche a chi viene a fare le passerelle senza mai darci una mano”", il riferimento è all’annunciata presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Tra il pubblico c’erano, tra gli altri, il segretario provinciale di Azione Alberto Manca Benedetti, Luigi Sofia, capogruppo in Comune per Sinistra Unita - AVS, e Federico Oliveri (Cisp, Centro interdisciplinare per la pace). "Le istituzioni ci chiudono le porte in faccia. Ci minacciano di togliere i figli – continuano le manifestanti – ma attraversiamo questo quartiere non avendo paura, alleandoci". Poi la "Canzone senza paura".