MADDALENA NERINI
Cronaca

Più forte delle tante tempeste : "25 anni d’amore per il nostro mare"

Il titolare del Bagno Gorgona: "Molte incognite, fra erosione e Bolkestein... ma la passione vince su tutto"

Il titolare del Bagno Gorgona: "Molte incognite, fra erosione e Bolkestein... ma la passione vince su tutto"

Il titolare del Bagno Gorgona: "Molte incognite, fra erosione e Bolkestein... ma la passione vince su tutto"

Il Bagno Gorgona è il primo bagno di Marina di Pisa e, situato a pochi metri dal porto, è da generazioni un punto di riferimento per tutti coloro che amano sia la spiaggia che lo scoglio. Stefano Sbrana (nella foto) lo dirige con determinazione da 25 anni e ne conosce i punti di forza e le criticità. "Dirigo questo bagno dal 2000 e ne ha passate tante, soprattutto dopo le sei mareggiate che ha subito, ma siamo sempre qui". Negli ultimi anni, numerose sono state le mareggiate che hanno devastato lo stabilimento balneare, a volte a tal punto da far pensare che non ci fosse possibilità di rimedio, ma Sbrana è sempre riuscito, con tanta fatica e dedizione, a risollevarsi e a rimettersi in moto.

Come c’è riuscito? "Ti metti lì e con tanta pazienza riparti, guardi cosa ti è rimasto e cosa non c’è più, devi fare tutto da solo contando solo su te stesso".

Quest’anno l’attesa sistemazione della diga: finalmente risolta la situazione? "A ottobre sono stati messi due o tre scogli, ma non penso che possano effettivamente risolvere la situazione in modo definitivo e sono seriamente preoccupato per la mareggiata di cambio stagione. Arriva ogni anno puntuale a fine stagione, e quest’anno è cambiata la legge: fino ad oggi era possibile chiudere il 15 settembre, adesso dobbiamo continuare fino al 21. Questo slitta tutto e maggiore è la possibilità di avvicinarsi al disastro. La diga dovrebbe essere o più alta o più larga".

Ma come sta andando questa stagione estiva? "Bene, quest’anno ci sono tantissimi turisti stranieri, gli italiani sono nettamente calati. Numerosi in particolare tedeschi, inglesi e francesi".

Il bagno ha subito dei cambiamenti dopo l’ultima mareggiata, e dove prima erano le cabine – distrutte dalla furia delle onde – quest’anno si trovano nuovi ombrelloni, amati dai clienti per la posizione strategica. "Ai clienti quella postazione piace, sono ombrelloni molto desiderati perché sono in una posizione rialzata e isolata rispetto agli altri. Ma ogni cliente ha le sue preferenze: c’è chi preferisce la spiaggia, chi la terrazza… si tratta di gusti".

Cosa accadrà i prossimi anni? "Fino al 2027 siamo qui, ma poi ci sono le aste e sarà tutta un’incognita. Non si sa cosa succederà in futuro".

Com’è cambiata Marina nel tempo, in questi ultimi 25 anni? "Molto, soprattutto dopo la nascita del porto. La situazione è degenerata soprattutto per le mareggiate e le correnti. Il bagno è molto vicino alla zona portuale e le conseguenze sono evidenti".

Le piace il suo lavoro? "Certo, è questo che mi fa andare avanti. Ammetto che a volte è un lavoro psicologicamente stressante, ma lo faccio con passione".