Il ritrovo con gli amici al bar, poi tutti al cinema Giannini per un bel film e una partita al bowling per chiudere in bellezza la serata. Le luci di queste attività si sono spente, lasciando solo un dolce ricordo ’patinato’ tra i marinesi che hanno vissuto quel tempo d’oro. Oggi gli anni sono passati e con loro anche la "spensieratezza" della migliore gioventù.
Luca Ravagni, commerciante e presidente Conflitorale Confcommercio Pisa, racconta ai microfoni de "La Nazione" com’era il lungomare nel passato e cosa servirebbe oggi per rilanciare Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone.

Ravagni, come ricorda il litorale nella sua giovinezza?
"Il lungomare di Marina era sempre pieno di vita. Si passeggiava la sera, si passava dal barrino, poi dal cinema Giannini, e infine tutti al bowling. Era normale ritrovarsi in piazza Sardegna, seduti sulle panchine. Il paese si viveva per strada, e oggi invece manca proprio questo: un punto di aggregazione".
Cosa è cambiato?
"Rispetto a quegli anni è cambiato tutto. I ragazzi sono più isolati, stanno spesso davanti al telefono o al computer e si sono persi la bellezza delle giornate all’aria aperta, del mare, delle passeggiate in pineta, delle biciclettate. Si viveva il paese. Oggi questo non succede più, e a Marina lo sentiamo in modo ancora più evidente".
Cosa servirebbe?
"Per il futuro del litorale servirebbe un progetto concreto, qualcosa che riporti attrattività. Noi commercianti, ad esempio, sentiamo spesso dai turisti che a Tirrenia non si vede il mare. Un bel pontile, come a Lido di Camaiore o Forte dei Marmi, potrebbe fare la differenza".
E le sfide da affrontare?
"A Marina serve più sicurezza, soprattutto con le scogliere. Ma anche un miglioramento dei marciapiedi e delle strutture pubbliche. E poi c’è la paura delle alluvioni. Io stesso ho installato una barriera di 60 centimetri davanti al mio negozio, dopo essere stato colpito due volte con mezzo metro d’acqua all’interno. Via Moriconi, ad esempio, è una zona depressa e basta un forte temporale per allagare tutto".
Il turismo?
"Durante il giorno c’è un buon afflusso nelle attività, sia a Marina di Pisa che a Tirrenia e persino a Marina di Vecchiano. Ma la sera il deserto. Molti locali tengono chiuso, anche se grazie alla presenza di strutture alberghiere come l’Hotel Continental abbiamo avuto una buona presenza di turisti stranieri, soprattutto spagnoli, americani e inglesi. Ma spesso restano dentro l’hotel. Chi esce si limita a un gelato, poi trova tutto chiuso".
E poi?
"Servirebbero più iniziative da parte del Comune e soprattutto una promozione adeguata. Non c’è un cartellone unico che segnali gli eventi sul litorale. Manca una cartellonistica turistica verticale che indichi in modo chiaro cosa succede a Marina, a Tirrenia e a Calambrone. L’assessore (Paolo Pesciatini ndr.), si sta impegnando, ma su questo aspetto della comunicazione va fatto uno sforzo in più. Per me le tre località del litorale sono un’unica realtà, e vanno promosse tutte insieme".