
Un altro mezzo vandalizzato da chi è contrario. alla realizzazione del parco eolico in Mugello
Una condanna unanime al blitz nel cantiere del nuovo parco eolico. Con una nota congiunta, i sindaci Pd di Vicchio e Dicomano, Francesco Tagliaferri e Massimiliano Amato, hanno espresso fra i primi "ferma condanna" per quanto accaduto. "Questo non è manifestare, ma violenza – hanno aggiunto – Solidarietà alle maestranze". Amato ha anche sottolineato: "Il confronto su progetti importanti come questo deve rimanere nei binari della legalità, del rispetto reciproco e della responsabilità". L’assessora all’ambiente Monia Monni ha parlato di "atti terroristici veri e propri, inaccettabili. La violenza non è e non sarà mai una strada accettabile. La Regione continuerà a lavorare con determinazione al fianco delle istituzioni e delle imprese impegnate in opere strategiche".
Prende le distanze anche Fabrizia Laroma Jezzi, del comitato Tutela crinale mugellano – Crinali Liberi, aderente alla coalizione ambientale Tess: "Dobbiamo incappucciarci tutti per essere ascoltati? Non credo proprio. E nemmeno vogliamo rompere e spaccare, ma solo essere ascoltati. La giustizia deve essere tempestiva. Il nostro comitato è estraneo all’organizzazione Siamo Montagna. Noi siamo persone non violente e andiamo a volto scoperto. Continueremo ad impegnarci contro la devastazione ambientale". Ferma condanna anche dal Coordinamento Free.
Non è mancata nemmeno la voce di Confindustria. Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa, e il coordinatore del presidio territoriale Mugello Valdisieve Massimo Ferrati hanno parlato di "un atto grave perpetrato ai danni dell’intera comunità toscana", portando la "solidarietà da parte delle imprese fiorentine all’azienda e alle sue maestranze". E’ intervenuto poi l’Ordine degli ingegneri: "Piena solidarietà ai colleghi e ai lavoratori coinvolti. La violenza non è mai una forma di dissenso legittima e non va tollerata in alcuna circostanza. Ogni forma di confronto deve avvenire nel rispetto delle regole, delle persone e del lavoro".
La politica ha condannato in modo bipartisan quanto è accaduto, con parole dure verso i vandali sia dal centrosinistra che dal centrodestra. "Non si è trattato di protesta, ma di un vero e proprio atto criminale. Mi auguro che gli autori vengano identificati al più presto", ha detto ad esempio il consigliere regionale Pd Cristiano Benucci secondo il quale "per mesi è stata alimentata una campagna di disinformazione basata su parole d‘ordine come ‘devastazione ambientale e distruzione del paesaggio’". Per Elisa Tozzi, consigliera regionale di FdI, "si può essere d‘accordo o contrari ad un progetto, ma quando sento parlare di eco terrorismo, di campeggi di lotta mi si accappona la pelle. Guai a confondere la doverosa difesa del territorio e dell‘ambiente con una pericolosa lotta antagonista". Per Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di FI, "lavorare per lo sviluppo non può comportare rischi d’incolumità a causa di gruppi di esagitati". La deputata azzurra Erica Mazzetti ha parlato di "un sabotaggio condotto con scientifica violenza", il consigliere regionale della Lega, Giovanni Galli, ha aggiunto che è "inaccettabile" la violenza "contro lavoratori inermi", mentre per il segretario regionale di SI, Dario Danti, "nessuna violenza può essere tollerata o sottovalutata".