
Il pianista francese Paul Lay, maestro di improvvisazione
Il cinema come agli albori, il grande schermo in bianco e nero e la colonna sonora eseguita dal vivo. Il Lerici Music Festival, la cui edizione 2025 è ispirata al rapporto tra musica, immagine e movimento, riscopre uno dei grandi capolavori del cinema muto, ‘Sherlock jr.’ di e con Buster Keaton, un film che dopo 101 anni è rimasto stabilmente nella classifica dei migliori 100 titoli di ogni tempo. Ad accompagnare la proiezione, in programma stasera alle 20.30 a Villa Marigola a Lerici, ci sarà il grande pianista francese Paul Lay, maestro assoluto dell’improvvisazione, l’arte di cui erano dotati i musicisti che fino a un secolo fa nobilitavano senza spartito le proiezioni cinematografiche. Per rendere la visione più coinvolgente e coprire il rumore del proiettore, il cinema dei primordi ricorreva appunto alla musica dal vivo: pianoforte, organo o piccoli ensemble svilupparono tra fine Ottocento e inizio Novecento un vero e proprio repertorio musicale ad hoc, necessario soprattutto in assenza di orchestrazioni originali, riservate solo ai film economicamente più impegnativi. Oggi è ancora possibile assistere a selezionatissimi eventi cinematografico-musicali, grazie alla curiosità di interpreti che hanno come dote irrinunciabile l’improvvisazione. Il jazz, da cui proviene Paul Lay, è l’orizzonte adatto per questo tipo di missione. Alle 22, subito dopo la fine del film, nel giardino si esibiranno i musicisti del NextGen Concert, con tema ‘La follia’. Si partirà dalla Follia di Vivaldi, passando per una ‘battaglia’ tra violino moderno, violino barocco e violoncello contro basso elettrico e chitarra elettrica.. Una serata in cui si potrà assistere alla versione più rock della classica, un atto scenico collettivo, frutto di una settimana di ricerca, di sperimentazione e di confronto tra i sei artisti del progetto e i loro mentori Tiziana Tentoni e Ferruccio Spinetti. Sempre alle 20.30, invece, alla Rotonda Vassallo, la manifestazione ideata e diretta da Gianluca Marcianò chiude il trittico di spettacoli con Francesco Bolo Rossini, voce recitante e mattatore in ‘Candide’, ispirato all’omonimo romanzo filosofico di Voltaire del 1755, sul quale Leonard Bernstein due secoli dopo costruì una delle sue più acclamate operette. In quest’occasione l’attore sarà accompagnato dal quartetto di oboi e fagotti dell’Orchestra da Camera di Perugia.
Marco Magi