FABRIZIO DELLEPIANE
Cronaca

Magistrato ’vittima’ dei social. Un falso profilo a suo nome per fare richieste di denaro

L’inganno scoperto da alcuni cittadini che si sono visti arrivare messaggi e offerte di lavoro. Sarà presentata denuncia alla polizia postale che avvierà le indagini per risalire all’autore del gesto.

L’inganno scoperto da alcuni cittadini che si sono visti arrivare messaggi e offerte di lavoro. Sarà presentata denuncia alla polizia postale che avvierà le indagini per risalire all’autore del gesto.

L’inganno scoperto da alcuni cittadini che si sono visti arrivare messaggi e offerte di lavoro. Sarà presentata denuncia alla polizia postale che avvierà le indagini per risalire all’autore del gesto.

Nel mirino dei ’pirati della rete’ è finito anche un magistrato: mani ignote, nascoste dietro l’anonimato di un computer, hanno infatti clonato il profilo Facebook di un vice procuratore onorario delIa Procura della Repubblica presso il tribunale spezzino, con l’intento poi di utilizzarlo per scopi fraudolenti. Il raggiro ha viaggiato su Messenger, il sistema di messaggistica istantanea del popolare social media. Tra sabato e la giornata di ieri molti utenti spezzini della piattaforma social, hanno infatti ricevuto richieste di amicizia da un (falso) profilo Facebook con il nome e la foto del magistrato spezzino. Si tratta di persone che conoscono realmente anche per ragioni lavorative il magistrato, che è stato per anni dirigente di una azienda pubblica spezzina. In perfetta buona fede, gli utenti social dopo aver accettato l’amicizia, hanno iniziato a chattare, ignari, col falso profilo.

Le conversazioni sono apparse fino a un certo punto verosimili, tranne dopo poco virare su fantomatiche proposte di lavoro o possibilità di ricevere contributi per familiari, tutte condizionate a insistenti richieste di denaro. Alcune delle persone contattate dal falso profilo social hanno segnalato l’accaduto anche direttamente al magistrato, rimasto all’oscuro di quanto stava accadendo alle sue spalle. Il vice procuratore (che chiede di mantenere l’anonimato) contattato telefonicamente, ha confermato di aver ricevuto numerose chiamate di amici e conoscenti che segnalavano il fatto. "Si tratta evidentemente – ha affermato – di qualcosa di più di uno scherzo di qualche buontempone. Peraltro non uso quasi mai Facebook e dico a tutti di non accettare richieste di amicizia a mio nome e men che meno accettare richieste di denaro".

Una vicenda spiacevole, ma molto comune nell’universo virtuale dei social in cui diventa difficile dietro lo schermo di un computer distinguere il reale dal falso verosimile. In caso di denuncia o segnalazione alla Polizia postale, del coordinamento delle indagini si occuperebbe comunque la Procura della Repubblica di Torino che è competente nel caso di vicende giudiziarie riguardanti magistrati in servizio al tribunale di Spezia.