
Cavagnaro sui disagi causati dal black out informativo e dal caldo "Ereditato problemi strutturali. Il disservizio c’è stato, ma ora è tutto a posto". Sindaci e amministratori di centrosinistra non ci stanno: "Situazione grave".
"Si è trattato di un grave problema al sistema di condizionamento dei server, avvenuto sabato notte, e rispetto al quale siamo prontamente intervenuti. Uno dei tre condizionatori deve essere ancora riparato e siamo in attesa di un pezzo. Tuttavia, abbiamo provveduto ad aggiungere due condizionatori piccoli in più quindi oggi, dentro, fa addirittura freddo". Così ieri mattina il direttore di Asl5, Paolo Cavagnaro, ha chiarito quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsa.
"Durante l’ ultimo intervento di riparazione poi – continua Cavagnaro – è scattato anche l’antincendio, ma senza che nessun incendio fosse scoppiato veramente – precisa – e questo ha ritardato di altre tre ore i lavori perché c’è stato l’intervento dei vigili del fuoco e, ancora, quando era il momento di far ripartire il sistema, c ‘è stato un altro problema a un cavo esterno all’ospedale. Quindi tutto è ripartito alle sette e mezza di lunedì sera" dice il direttore dell’azienda sanitaria spezzina, precisando anche che "fin dall’inizio, alcuni servizi come l’anagrafe e il Cup, funzionavano perché stiamo migrando sui server di Liguria Digitale, mentre quelli di Spezia rimarranno come backup. Il problema – conclude – era che gli operatori e i laboratori di analisi dovevano stampare cartaceo, pertanto il disservizio c‘è stato ma adesso è rientrato tutto, compreso il guasto alla rete telefonica e posta elettronica".
Ma il caos caldo corre su binari paralleli: al problema dei server surriscaldati si è aggiunto anche quello della sospensione degli interventi chirurgici al San Bartolomeo a causa della rottura di un condizionatore. "È evidente – spiega Cavagnaro – che abbiamo ereditato problemi strutturali e legati all’impiantistica: abbiamo già fatto molto ma non basta, al tutto si devono aggiungere queste situazioni climatiche particolari. Il componente verrà sostituito in giornata".
Una situazione che però non sembra convincere gli amministratori di alcuni Comuni: da Antonella Franciosi, presidente provinciale IV La Spezia, Massimo Bertoni sindaco di Vezzano, Federica Pecunia sindaco di Calice, Gianluca Tinfena vicesindaco di Arcola, Giovanni Agnellini consigliere comunale di Lerici, Gabriella Crovara, consigliera della Spezia e Luciano Mondini di Santo Stefano, un documento protesta: "Non ci meritiamo questa Asl e questi amministratori. Quanto sta accadendo è un fatto che non si può spiegare semplicemente con le temperature di questi giorni. La dirigenza deve spiegare se è stato davvero il caldo a rendere impossibile alla sanità locale di svolgere la propria funzione, ancora oggi, quando le stesse temperature elevate non hanno mandato in tilt le altre Asl liguri".
Alma Martina Poggi