ILARIA VALLERINI
Cronaca

Furto al Ristorante Roma. Il terzo in meno in un mese: "Stesso ladro, un incubo"

Ennesima scorribanda di un giovane straniero ripreso dalle telecamere. Gravi danni a porte e sedie, rubati 300 euro dalla cassa. "Siamo esasperati".

Adriana Incaviglia titolare del Ristorante Roma, a destra. i danni nel locale

Adriana Incaviglia titolare del Ristorante Roma, a destra. i danni nel locale

Una vigilia di Ferragosto da dimenticare per i gestori del Ristorante Roma, preso di mira dallo stesso ladro per la terza volta in meno di un mese. Il conto è salatissimo: si stima una perdita complessiva dai 15 ai 18mila euro tra incassi sottratti e danni ingenti a vetrate, mobilio e attrezzature da lavoro. Questa volta il ladro ha colpito nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, intorno alle 4.40, riducendo in frantumi con un solo calcio la vetrata di una saletta secondaria e introducendosi nel locale di via Paleocapa.

Una volta dentro, il ladro si è fatto strada infrangendo il muro di tavoli e sedie messo a protezione dai gestori dell’attività, e si è diretto alla cassa prosciugando il contenuto, ossia 300 euro di fondo cassa. L’uomo, un giovane straniero a volto scoperto (ripreso dalle telecamere del sistema di videosorveglianza del locale) è riuscito anche questa volta a darsela a gambe al suono dell’allarme di sicurezza, prima dell’arrivo di vigilanti e polizia. Esasperata la titolare dell’attività, Adriana Incaviglia: "Ogni volta veniamo svegliati nel cuore della notte – racconta – Ringraziamo la Lince che interviene sempre in pochi minuti e le forze dell’ordine, ma purtroppo la tempestività non basta perché il ladro agisce come una gazzella. Abbiamo denunciato ogni episodio, ma la situazione non cambia. L’autore è noto, ma nonostante sia stato fermato alcuni giorni fa per un altro tentativo di furto, è di nuovo a piede libero. Mi chiedo perché non venga perseguito dalla legge, come cittadini pretendiamo una risposta, più sicurezza e maggiori tutele. È estenuante. Ogni sera, a fine turno, spostiamo tavoli e sedie per creare una sorta di barriera davanti alla vetrata e ostacolare l’accesso ai malintenzionati in attesa dell’installazione delle inferriate, ma anche questo tentativo di proteggerci è stato vano. Lasciamo anche la cassa aperta per evitare ulteriori danni. Passiamo notti in bianco, non riusciamo più a lavorare con serenità e la nostra salute ne risente. E non riguarda solo noi: il centro città è sempre più esposto a episodi simili, una piaga che mina la fiducia e la voglia di investire. Io sono sempre stata una combattente, ma ora mi sento sconfortata e abbattuta".

Da Fipe Confcommercio arriva un appello: "Chiediamo che la stessa inflessibilità a cui siamo sottoposti come imprenditori sia applicata anche quando siamo parte lesa. Noi, se sbagliamo, paghiamo subito. Chi entra nelle nostre attività, ci deruba e distrugge tutto, deve essere chiamato a rispondere con pari prontezza". Confcommercio e Fipe Spezia ribadiscono il proprio impegno al fianco delle imprese e chiederanno un incontro in Questura per valutare possibili azioni di prevenzione e tutela.

Ilaria Vallerini