MATTEO MARCELLO
Cronaca

Bollette da capogiro. La Provincia non ci sta: "Acam deve fare di più"

Peracchini mette nel mirino il gestore: "L’apertura degli sportelli non basta". Lunedì in via Veneto l’incontro tra azienda, l’Ato idrico e i primi cittadini.

Molte famiglie sono state raggiunte da bollette con importi più elevati

Molte famiglie sono state raggiunte da bollette con importi più elevati

LA SPEZIANon solo l’apertura di sportelli di prossimità nei territori per prestare assistenza ai cittadini colpiti dalle maxi bollette, ma anche la predisposizione di un piano aziendale per rafforzare le squadre operative per gestire le segnalazioni degli utenti, oltre alla sostituzione di contatori tradizionali con misuratori leggibili da remoto. Sono alcune delle richieste avanzate dalla Provincia ad Acam Acque alla luce delle veementi proteste di cittadini e sindaci circa le maxi bollette ricevute in queste settimane, stimate e maggiorate rispetto lo standard degli ultimi mesi, a causa di problemi nelle letture dei contattori. Lunedì in via Veneto si terrà la riunione tra i sindaci, la Provincia e i vertici di Acam Acque, e nell’occasione saranno anche valutati i primi interventi messi in campo dal gestore dopo l’intervento della Provincia che, attraverso l’Ato idrico, ha attivato un percorso di confronto con il gestore sulla gestione del sistema di rilevazione dei consumi delle utenze del servizio idrico.

Cosa che ha portato, nell’immediato, alla prossima apertura di due sportelli, a Varese Ligure e a Sesta Godano, dove coloro che hanno ricevuto bollette stimate e maggiorate rispetto lo standard degli ultimi mesi potranno presentare autoletture o richiesta di intervento di verifica dei consumi, azioni che determineranno il blocco delle procedure di sollecito del credito in attesa della fatturazione di conguaglio. "Acam ha preso atto della nostra posizione e ha già attuato dei primi correttivi, ma non basta – rimarca il presidente Pierluigi Peracchini –. Deve essere chiaro che i cittadini devono pagare per quello che realmente consumano e che le verifiche dei contattori sono un qualcosa che deve essere garantito. Le mancate letture e le stime di consumo devono essere procedimenti di carattere eccezionale, legati ad eventi imprevedibili o a difficoltà oggettive straordinarie, non possono diventare uno standard gravando gli utenti con dei costi non corrispondenti a ciò che hanno realmente consumato".

"Su richiesta del territorio abbiamo subito attivato un confronto tecnico formale con il gestore al fine di ottenere tutte le informazioni necessarie. In questa occasione è stata evidenziata la necessità di garantire il servizio ai cittadini e risolvere quella che è una situazione non conforme a quello che sono gli standard che ci aspettiamo da Acam. La riunione con tutti i Comuni – ricorda Peracchini – servirà per definire la gestione di un sistema di rilevazione puntuale che non può essere un aggravio verso gli utenti, specialmente le fasce più deboli, gli anziani le persone con oggettive difficoltà. Ci muoveremo a tutela degli utenti, confrontandoci direttamente con tutti i sindaci del territorio provinciale".

mat.mar.