MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Aggressione in carcere, agente ferito a colpi di bastone

Per lui la prognosi è di cinque giorni di referto. Immediata la presa di posizione del sindacato che ha nuovamente ribadito la necessità di rinforzare le unità di personale in servizio all’istituto di via Fontevivo attualmente in sofferenza

Aggressione in carcere alla Spezia (Foto di repertorio)

Aggressione in carcere alla Spezia (Foto di repertorio)

La Spezia, 5 settembre 2025 – Un altro agente della polizia penitenziaria ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. L’elenco degli episodi di violenza all’interno dell’istituto penitenziario di Spezia si è allungato. Un agente è stato aggredito a colpi di bastone da un detenuto riportando contusioni medicate in ospedale. Per lui la prognosi è di cinque giorni di referto. Immediata la presa di posizione del sindacato che ha nuovamente ribadito la necessità di rinforzare le unità di personale in servizio all’istituto di via Fontevivo attualmente in sofferenza. Tenendo presente anche l’arrivo di detenuti da altre strutture che ha ulteriormente alzato il livello di attenzione.

“Ci risiamo – ha sottolineato Fabio Pagani segretario della Uilpa Penitenziaria – dobbiamo registrare ancora una grave aggressione ai danni di appartenenti alla polizia penitenziaria i quali continuano a riportare, non in pochi casi, lesioni anche di natura permanente. Sono mediamente tre al giorno le aggressioni dei detenuti ai danni degli operatori penitenziari in tutto il Paese, rispetto alle quali si registra la sostanziale inerzia del ministero e, più in generale, del Governo”. L’episodio è accaduto ieri mattina intorno alle 11. “Da quanto abbiamo raccolto – prosegue – l’agente è rimasto ferito dopo aver tentato di mettere fine a una lite tra due detenuti. A quel punto sarebbe stato colpito addirittura con un bastone costringendolo alle cure del pronto soccorso”. Il sindacalista rilancia l’appello.

“È indispensabile e urgente – chiude Pagani – rafforzare gli organici e potenziarne equipaggiamenti e dotazioni strumentali. Poi occorre accelerare sulla revisione del modello custodiale, ma anche di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito e procurato lesioni i agli operatori penitenziari”.