
Un autobus in servizio su una linea extraurbana (. foto di repertorio
L’anno scolastico deve ancora cominciare, ma sul servizio di trasporto è già bufera. Dopo i disservizi che avevano portato molti sindaci della provincia sull’Aventino, ad agitare le acque stavolta è il sindaco di Calice al Cornoviglio, Federica Pecunia, che mette nel mirino il nuovo orario "realizzato da Atc senza alcuna consultazione". "Lo scorso 16 giugno il nostro Comune a seguito delle interruzioni stradali soprattutto della sp8 e di alcuni tratti semaforizzati della sp20 che richiedevano obbligatoriamente una rivalutazione in previsione della stesura del nuovo orario invernale, ha richiesto un incontro all’Ato provinciale, Agenzia della mobilità e Atc Esercizio per discutere della strategia del nuovo libretto orario invernale. Questo anche a fronte dei gravi disservizi ogni volta segnalati all’azienda dopo il subentro del nuovo sub appalto, con mezzi vetusti spesso in difficoltà, mancanze e ritardi che hanno visto gli utenti ritrovarsi alle fermate in attesa di mezzi mai pervenuti. Purtroppo – dice la Pecunia –. non abbiamo ricevuto risposta, per poi scoprire che il 1° settembre è entrato in vigore il nuovo libretto orario. Quell’orario, che entrerà come sempre in vigore il primo giorno di scuola, comprende per il nostro territorio delle rotture di carico sulle quali, data la viabilità ancora fortemente complicata, è necessario discutere con l’ente per comprendere e soddisfare le necessità di cittadini, lavoratori e studenti che fruiscono ogni giorno del servizio di trasporto". Una situazione delicata per il territorio della bassa valle del Vara.
"Ci chiediamo come sia possibile che un Comune possa lavorare nell’interesse del servizio e degli utenti se non viene nemmeno preso in considerazione nelle fasi decisionali. Siamo consapevoli che stabilizzata la riapertura della sp8 andranno ultimati i lavori sul ponte che collega Villagrossa a Debeduse, tratto interessato dalla viabilità alternativa in caso di allerte meteo. Poichè l’ente che controlla il Tpl è lo stesso che ha già previsto i lavori di messa in sicurezza del ponte di Piano di Madrignano, lavori ampiamente noti da tempo, non sarebbe stata forse l’occasione, questa, per una riunione con gli enti coinvolti per decidere per una volta per tutte e non in emergenza, il da farsi rispetto al servizio di trasporto dei prossimi mesi che da Piano di Madrignano conducono alla città?".
Matteo Marcello