
GROSSETO Nel settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, le lavoratrici e i lavoratori continuano a operare in condizioni...
GROSSETONel settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, le lavoratrici e i lavoratori continuano a operare in condizioni critiche: salari bassi, turni gravosi e continui cambi di appalto che generano incertezza e discontinuità occupazionale. In Toscana, la mancanza di contratti integrativi aggiornati e uniformi sta acuendo il problema: gli unici accordi ancora attivi risultano datati e spesso inapplicabili. La Uiltucs Toscana – Area di Grosseto, attraverso la sua responsabile Dorsaf Oueslati (foto), si fa portavoce delle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori del territorio, inserendosi nel percorso di mobilitazione già avviato a livello regionale per ottenere un contratto integrativo unico, valido per tutti i territori toscani. "In molte aziende che operano su più province – sottolinea Dorsaf Oueslati, responsabile Uiltucs Toscana per l’area di Grosseto – lavoratrici e lavoratori con le stesse mansioni percepiscono trattamenti economici diversi solo in base al luogo di lavoro. Una disparità che non possiamo più tollerare. Serve un contratto regionale che garantisca equità e rispetto del lavoro". La mobilitazione è già partita con azioni concrete: 2 ore di sciopero il 13 giugno; 24 ore di sciopero con presidio a Firenze il 10 luglio e l’astensione dal lavoro straordinario e supplementare, in corso fino al 24 agosto. La Uiltucs Toscana – Area di Grosseto annuncia nuove iniziative a partire da settembre. "Non ci fermeremo – conclude Oueslati – finché non otterremo un contratto integrativo che assicuri tutele contrattuali, continuità occupazionale e dignità salariale a chi ogni giorno garantisce la sicurezza dei cittadini".