
Il presidente della cooperativa ’I Pescatori’ chiede la sua istituzione "In attesa del Consorzio potrebbe prendere decisioni in tempi rapidi".
Un bilancio stagionale ancora difficile da tracciare per la pesca in laguna, tra segnali positivi e altri meno incoraggianti. La Cooperativa Pescatori si prepara a investire, arriverà anche qualche nuova assunzione, ma il coraggio non basta: servono certezze. E in questa delicata fase di transizione verso il consorzio, che ancora nessuno è in grado di dire quanto ancora durerà, l’unica figura in grado di offrirle, quelle certezze, è un commissario.
"Una delle priorità – afferma il presidente de I Pescatori, Pier Luigi Piro – è incaricare qualcuno che preceda il consorzio. Dalla morìa dello scorso anno non è stato fatto alcun intervento strutturale. Non è cambiato niente in due anni. Se non c’è chi decide cosa fare in attesa del consorzio, e non so quali siano i tempi, potremmo trovarci di nuovo nei guai. Serve un commissario, che faccia da ponte".
Un commissario con deroghe speciali, in grado di intervenire subito sulle condizioni della laguna. Dalle alghe al granchio blu. "In linea generale – prosegue Piro – abbiamo registrato un calo della pesca importante. Dopo la morìa era prevedibile, dato che sono morti circa tremila quintali di pesce. Ma i segnali di ripresa sarebbero anche positivi, se non ci fosse il granchio blu che ha invaso la laguna. Ne abbiamo smaltiti 600 quintali".
Il confronto con il commissario straordinario per il granchio blu, Enrico Caterino, e la Regione, in questo senso, è stato fondamentale. Il commissario ha iniziato il procedimento per inserire nel protocollo nazionale anche la Toscana e ha incaricato Ispra di monitorare la situazione. Ma certo i problemi della laguna non si esauriscono lì. Il commissario che si occupa del granchio blu non può certo affidare un incarico per la raccolta di alghe o escavazione dei canali, per esempio. Ed ecco che si torna al commissariamento della laguna come unica prospettiva a breve termine. Ma dai pescatori i segnali positivi, comunque, non mancano. "La ristorazione – afferma Piro – rispetto allo scorso anno è andata bene, perché l’anno scorso tra dichiarazione di fallimento e morìa è stata un disastro. Fortunatamente, chi ci conosce si è riavvicinato al nostro centro di degustazione. Tanto che adesso stiamo studiando nuovi progetti, tra cui la valorizzazione del granchio blu e l’allevamento in vasca di molluschi, e presto ci saranno nuove assunzioni per personale specializzato. Inoltre, vorremmo avvicinare i giovani al mondo della pesca tradizionale attraverso degli stage professionali".
Riccardo Bruni