MICHELE CASALINI
Cronaca

Emergenza caldo. Serracchiani: "Laguna, come la difendiamo?"

Appello della consigliera di opposizione all’Amministrazione

La consigliera comunale di opposizione Chiara Serracchiani interviene sulla salute della laguna

La consigliera comunale di opposizione Chiara Serracchiani interviene sulla salute della laguna

ORBETELLO

Le temperature torride che da settimane stanno interessando il territorio, nella zona sud, iniziano a preoccupare anche per la salute della Laguna di Orbetello. Qualcuno teme il rischio anossia e chiede trasparenza sulle informazioni da parte dell’amministrazione comunale. "Serve trasparenza, prevenzione e responsabilità", sottolinea con preoccupazione il consigliere comunale di opposizione Chiara Serracchiani.

"La laguna di Orbetello è di nuovo a rischio – insiste Serracchiani – lL’anossia minaccia l’equilibrio ambientale, economico e sociale del nostro territorio, e ci chiediamo se la Giunta Casamenti sia consapevole della gravità della situazione e se abbia effettivamente il polso del problema".

Serracchiani chiede inoltre : "Cosa è stato fatto durante quest’ultimo anno per scongiurare il rischio di un altro disastro ambientale? Niente. Anzi, ogni campanello di allarme è stato sistematicamente ignorato. Quali sono oggi gli strumenti di monitoraggio attivi sulla laguna? Che fine ha fatto il famoso satellite, costato 70.000 euro di fondi comunali già stanziati in bilancio? Su che base si stanno raccogliendo i dati per intervenire? Quali parametri vengono tenuti sotto controllo, chi li legge e chi li interpreta?". Con il caldo di questi giorni e la laguna che si colora di marrone, il timore è che ci si trovi veramente di fronte a un nuovo disastro ambientale.

"È necessario mobilitare subito la protezione civile. Una nuova crisi anossica sarebbe un danno enorme per tutti: pescatori, operatori economici, cittadini, ambiente, immagine del territorio.

Non possiamo permetterci – conclude Serracchiani – di vivere in uno stato di emergenza permanente a causa dell’inerzia politica e della mancanza di programmazione"

Michele Casalini