
La sindaca Elena Nappi
CASTIGLIONELa costruzione della nuova caserma dei carabinieri a Punta Ala al centro di un dibattito sollevato dagli esponenti di due associazioni, ’Comunità di Punta Ala’ e ’Tutela di Punta Ala’. Che sostanzialmente contestano il luogo scelto, in una porzione del Giardino del Gualdo, di proprietà comunale, che è stata ceduta all’Arma con una donazione modale, dopo l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale, a luglio del 2022. Le associazioni contestano la costruzione in un’area verde perché andrebbe a "consumare suolo verde paesaggisticamente vincolato". E chiedono di individuare un altro luogo, tipo piazzale Giove che è poco distante, ma di proprietà privata. Dubbi che le associazioni sollevano in una lettera del 28 agosto , indirizzata al sindaco di Castiglione, al Comando provinciale dell’Arma, ai cittadini di Punta Ala e per conoscenza alla Soprintendenza archeologica. Una scelta che segue l’inizio dei carotaggi, a luglio scorso, dopo l’approvazione di un progetto preliminare su cui l’Agenzia del demanio ha ottenuto il contributo per la costruzione. "Quello che posso dire a oggi - spiega la sindaca di Castiglione, Elena Nappi - come prima cosa che il Comune non vuole perdere la presenza della caserma dei carabinieri a Punta Ala. Castiglione è il comune più esteso della provincia. Non ce lo possiamo permettere". Il primo cittadino si chiede anche come mai ci sia mossi soltanto ora, considerando che da anni è in ballo il progetto di una nuova caserma. "E – conclude Nappi – il vincolo paesaggistico è su gran parte del territorio, ovvio verranno chiesti i dovuti nullaosta. Ma non riguarda questa Amministrazione. Abbiamo messo a disposizione l’area perché la caserma deve rimanere aperta".
Cristina Rufini