LISA CIARDI
Cronaca

Volume restituito dopo 40 anni. Lo strano record in biblioteca

"È capitato che qualcuno abbia riportato un vecchio libro, ma un ritardo del genere è la prima volta". Il motivo da ricercare forse in un lungo periodo di chiusura della struttura quando venne trasferita.

Il sindaco Fossi mostra il libro rientrato dopo 40 anni: «Non si tratta solo di un oggetto, ma di un legame che si riannoda»

Il sindaco Fossi mostra il libro rientrato dopo 40 anni: «Non si tratta solo di un oggetto, ma di un legame che si riannoda»

Ha preso in prestito un libro. E lo ha riportato in biblioteca 40 anni dopo. Decisamente troppo per pensare banalmente a una lettura annoiata. La singolare storia arriva da Signa dove un cittadino si è presentato all’ufficio prestiti di via degli Alberti, con quattro decenni di ritardo. Con sé aveva il quarto volume della collana “Storia di Firenze. I primordi della civiltà fiorentina“ di Robert Davidsohn dedicato agli impulsi interni, gli influssi esterni e alla cultura politica, con un’appendice specifica su Signa.

"Non è la prima volta che qualcuno arriva con un vecchio libro – spiegano dalla biblioteca – magari messo distrattamente su uno scaffale di casa o sotto una pila di altri volumi e poi dimenticato. Certo non era mai successo che una pubblicazione tornasse a casa dopo quarant’anni". C’è però, in questo caso, un’ulteriore spiegazione, ricostruita dal sindaco Giampiero Fossi. "Il libro – spiega – che presenta il timbro della biblioteca comunale, fu assegnato in prestito poco prima che quest’ultima, allora ospitata nel piano seminterrato all’ex Gimasa, venisse chiusa per accogliere la sede dell’Asl. Al tempo, tutto il patrimonio librario fu inscatolato e la biblioteca rimase interdetta per dieci/undici anni, fino a quando non riaprì al primo piano dell’ex Gimasa. È quindi possibile che l’utente abbia tentato per qualche tempo di riportare il volume e poi si sia rassegnato a tenerlo in casa". Quarant’anni dopo, rimettendo a posto gli scaffali, deve essere rispuntato quel volume. E il vecchio timbro della biblioteca deve aver riacceso il ricordo di quel prestito mai restituito.

"La riconsegna di un libro dopo 40 anni è un gesto che, nella sua semplicità, mi ha colpito profondamente – ha commentato il primo cittadino –. Non si tratta solo di un oggetto restituito, ma di un legame che si riannoda tra una persona e la nostra comunità. La biblioteca è un luogo di memoria, di cultura, di partecipazione: ogni libro ha una sua storia, e questa in particolare ci insegna che non è mai troppo tardi per compiere un atto di responsabilità e rispetto verso i beni comuni. Oltretutto si tratta di un libro importante, che anche io in passato avevo inutilmente cercato, trovando gli altri volumi, ma non il quarto che, appunto, mancava. La nostra biblioteca, in attesa di inaugurare i nuovi spazi nelle sale che in precedenza ospitavano il Museo civico della Paglia, continua a essere un luogo vivo, accogliente e ricco di storie".