SANDRA NISTRI
Cronaca

Il rilancio dell’ex Gkn: "Tornerà area industriale. Si parte dal lavoro fatto"

Il presidente del nuovo Consorzio della Piana Fiorentina traccia la road map "Partiti gli approfondimenti, importante ci sia un referente". Ipotesi cargo bike.

Andrea Puccetti è il nuovo presidente del Consorzio industriale della Piana fiorentina. Ha le idee chiare sulla ripartenza

Andrea Puccetti è il nuovo presidente del Consorzio industriale della Piana fiorentina. Ha le idee chiare sulla ripartenza

Appena insediato formalmente il Consorzio industriale della Piana fiorentina è già al lavoro, nonostante il deserto agostano, sotto la guida del neo presidente Andrea Puccetti. Manager operativo proprio nell’area della Piana, tra Sesto e Campi (è ceo dell’azienda Loris), che ha già maturato esperienza nell’economia partecipata tramite il Cda di Sviluppo Italia, di cui è membro, sembra avere già chiari i prossimi step per il nuovo strumento che punta alla reindustrializzazione della ex Gkn anche tenendo conto dei progetti e piani industriali nati in questi anni di lotta dei lavoratori. Su tutti la cargo bike a marchio di fabbrica Gkn realizzata con diversi prototipi: un ‘veicolo’ ecologico per il trasporto delle merci in città che può essere usata anche con cestini per trasportare i bambini, oppure applicando alla propria bici un carretto per il trasporto della spesa. Una riconversione dal basso, dunque, con un occhio all’ambiente.

Puccetti lei ha messo a disposizione le sue competenze per la presidenza del consorzio: quali sono i suoi programmi? "Le mie competenze non sono niente se svincolate dal mosaico di tasselli che si stanno mettendo insieme. C’è la forza delle istituzioni, prima di tutto, perché la costituzione di uno strumento come questo ha una forza istituzionale e poi, naturalmente, c’è quanto fatto in questi quattro anni di lotta sociale, di lotta industriale, di tentativi che sono stati elaborati anche da tecnici che ci hanno lavorato. Siamo nella fase in cui si stanno facendo le valutazioni per dare un senso vero, operativo e fattuale a uno strumento che non può essere fine a sé stesso".

Dal punto di vista operativo come vi muoverete? "Subito dopo la costituzione formale del Consorzio abbiamo subito riunito il comitato formato dai delegati dei soci che costituiscono questo strumento. Abbiamo già stabilito due passaggi operativi perché il Consorzio si perfezioni e, nel frattempo, stiamo cominciando a parlare con tutte le parti, la prima delle quali è chiaramente quella dei lavoratori Gkn. Questo, naturalmente insieme alle istituzioni, ci porterà poi a esplorare i piani industriali che ci sono per giungere all’obiettivo del consorzio".

Obiettivo che è? "Quello della reindustrializzazione dell’area ex Gkn. Come possiamo fare è presto per dirlo: riconvertirla? Ricostruirla com’era? Su questo dovrà esserci una riflessione".

Ci sono già possibili scenari? "Tutte le possibili ipotesi che partano dal pregresso, perché ci sono stati già dei lavori che sono stati impostati a livello di piano industriale. Il Consorzio, e quindi i soci e gli enti, stanno già lavorando e ci sono appuntamenti programmati. Dei passaggi puramente operativi per andare avanti sul pregresso con una serie di approfondimenti che, chiaramente, ci devono essere".

Vi siete dati dei tempi per arrivare all’obiettivo? "No, è difficile indicare tempi di arrivo all’obiettivo in una situazione così complessa che interseca piani giuridici, politici, industriali, sociali ma è chiaro che qui c’è un pregresso di una lotta, di una vicenda nella quale i lavoratori non sono da soli. Se questo strumento è concreto è stato per la sensibilità della Regione, certo, ma anche per la moral suasion che una intera comunità ha esercitato. Ora c’è uno strumento che deve servire perché ci siano dei passaggi messi più in maniera sinergica a servizio dell’obiettivo".

Perché lo strumento del Consorzio è importante in una vicenda delicata come quella della Gkn? "Forse l’aspetto più interessante del Consorzio è che rappresenta un punto di riferimento formale che permette a chiunque sia portatore di un interesse, a partire dai lavoratori e da chi vuole, come gli enti, arrivare a una reindustrializzazione del sito, di avere un referente. Non abbiamo la bacchetta magica, ma ci può essere un’interlocuzione formale e questo è importante".