
Con “Senza titolo“ di Romeo Castellucci, debutta oggi pomeriggio all’Ex Centrale termica Fiat di Novoli la XXXII edizione di Fabbrica Europa
E’ il festival che esplora la scena performativa nazionale e internazionale più innovativa, attraverso la presenza di artisti affermati, giovani autori e artisti emergenti.
Da oggi al 12 ottobre torna Fabbrica Europa, con la XXXII edizione per intrecciare geografie artistiche, pensiero critico e comunità. Un percorso condiviso che si snoda tra centro e periferie, tra visioni consolidate e nuove urgenze espressive, che mette in dialogo 130 artisti da 10 paesi in 70 appuntamenti tra spettacoli, performance, laboratori, incontri, prime nazionali e prime assolute in luoghi inediti da abitare e in teatri della città.
Il debutto è per oggi pomeriggio all’Ex Centrale termica Fiat di Novoli dalle 16 in poi con otto repliche, altrettanti domani, con “Senza titolo“ di Romeo Castellucci, installazione performativa site-specific che reiterando un gesto primitivo e ancestrale dà vita a un’azione incessante, ritmica, magnetica.
L’intervento si fonda su alcuni elementi: un tubo d’oro appeso in orizzontale al centro di una stanza spoglia. Sul tubo è innestato un microfono. I partecipanti all’azione – incontrati nelle diverse città ospitanti – compaiono sulla scena uno a uno. Sono dieci persone diverse per età, aspetto fisico, sesso, etnia: bambini, uomini, donne, anziani. Li accomunano i lunghi capelli lungo la schiena. Ciascun partecipante compare sulla scena, bagna i capelli in una bacinella colma d’acqua, si avvicina al tubo d’oro e inizia a colpire il tubo con la punta dei capelli appesantiti dall’acqua. Il microfono integrato nel tubo rimanda il suono riverberandolo nella grande stanza. L’azione è incessante, ritmica, e trascorsi alcuni minuti, il partecipante viene sostituito da quello successivo.
Domani alle 21 al Parc, è la volta della performance sonora del musicista e sperimentatore elettronico Nicola Ratti dal titolo “Automatic Popular Music“, che è l’ultimo album di Ratti. Nel racconto ci sono due persone di spalle in una stanza. Una suona un pianoforte, l’altra batte le mani sulle gambe. Non si vedono, non si guardano mai, possono solo ascoltarsi, guardarsi intorno. Tutto il programma su www.fabbricaeuropa.net
Olga Mugnaini