
Causa dei ritardi anche la mancata demolizione delle tribune del Turri
Passano i mesi, i lavori non finiscono, aumentano i prezzi. Un’equazione che purtroppo a Scandicci abbiamo visto applicata nella quasi totalità dei cantieri delle opere pubbliche. Un calvario fatto di ritardi, cambi in corsa delle ditte appaltatrici, scuole, piazze e strade da completare. L’ultima ad avere problemi è l’area della scuola Fermi. Anche questa ereditata dalla passata amministrazione che ha deciso (e l’ha fatto) di demolire l’unico stadio cittadino lasciando in piedi l’attiguo e non a norma palasport, per costruirvi il doppione di una scuola, la media Fermi, pur avendo investito centinaia di migliaia di euro per l’adeguamento del vecchio plesso.
Uno scenario che sarebbe di per sé abbastanza drammatico, ma che è aggravato da un progetto costosissimo, più di 10 milioni, sul quale pende la clessidra del rispetto dei tempi legati al finanziamento col Pnrr. Ma il tempo passa, appunto, e i costi crescono. Lo testimonia l’ultima delibera della giunta, approvata qualche giorno fa, con la quale si dà il via agli aumenti legati ai costi delle lavorazioni. Si tratta di oltre 200mila euro aggiuntivi (per ora) che andranno a ricadere sul bilancio dell’intervento.
"Abbiamo concordato un adeguamento tecnico dell’appalto – ha detto l’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Saltarello – pari a circa il 2,4%, che ci ha permesso di introdurre una serie di interventi migliorativi, sia tecnici che organizzativi, con l’obiettivo di rendere l’opera ancora più efficiente e di alta qualità. Tra le migliorie più rilevanti, l’acquisto di nuovi casseri per la posa dei pilastri a “V“. Questi strumenti, prodotti da una ditta specializzata, sostituiranno i casseri tradizionali. Si tratta di una soluzione tecnica innovativa che garantisce durabilità ed efficienza ancora maggiori. Poi vi sono una rimodulazione del cronoprogramma per una gestione più razionale delle fasi di lavoro, un rafforzamento del coordinamento tra direzione lavori e imprese per affrontare con maggiore tempestività eventuali criticità. Il nostro obiettivo è quello di consegnare alla comunità scolastica un edificio non solo nuovo, ma costruito con criteri di qualità, attenzione e cura. Le migliorie introdotte, rese possibili grazie a un adeguamento tecnico dell’appalto, vanno in questa direzione. Continueremo a monitorare ogni fase dei lavori".
Resta da capire come sia stato possibile che un’opera progettata due anni fa, si sia trovata già bisognosa di migliorie. Fuori dal progetto inoltre, restano ignoti i costi per la sistemazione degli interni (nell’area della scuola ci sono ancora tribune e spogliatoi del vecchio stadio in attesa di demolizione) e degli arredi per una scuola così innovativa.
Fabrizio Morviducci