
Il frontman dei Negramaro stasera sarà al Festival del Cinema di Mare fra ricordi, curiosità e progetti .
"Un grande incontro d’anime e d’amicizia". Per Giuliano Sangiorgi il faccia a faccia di stasera a Castiglione della Pescaia con Giovanni Veronesi e Omar Schillaci di SkyTg 24 nell’ultima giornata della “Festa del Cinema di Mare“ è l’occasione di riannodare legami a cui tiene molto. "Soprattutto con Giovanni (che della rassegna è pure direttore artistico - ndr) ho avuto rapporti di lavoro incredibili, basta pensare che fu proprio lui nel 2008, mentre ero all’opera sulla colonna sonora del suo ‘Italians’, a spingermi in quell’ardua impresa che fu la cover di ‘Meraviglioso’".
Dalla Notte della Taranta al Festival del Mare, dalla musica al cinema, il passo è lungo. "Certamente lungo, ma anche molto breve. In quest’ultima settimana ho imparato a relativizzare ancor di più le distanze, visto che sabato mi sono presentato a Melpignano proveniente direttamente da Osaka dove mercoledì scorso ho suonato con i Negramaro davanti a 15.000 giapponesi paganti per rappresentare l’Italia all’Expo 2025".
Nessun problema di jet-leg. "Ci siamo spostati da un continente all’altro in poche ore, ma tenevo moltissimo a cantare ‘Lu Carcaluru’, un inedito dedicato alla mia terra su quegli ulivi secolari che tanto stanno soffrendo per colpa della xylella. Un omaggio alla nostra musica e a me stesso: ho dovuto affrontare per la prima volta l’esperienza del dialetto. Per questo il passaggio da un’esperienza all’altra mi sembra molto più corto di quanto si può immaginare".
Con Veronesi l’amicizia è di vecchia data… "Risale alla seconda metà degli anni Ottanta. Per lui erano i tempi di ‘Manuale d’amore’ e per noi di ‘Estate’, ‘Nuvole e lenzuola’ e tutte le altre; a fare da trat-d’union era stata la sua compagna Valeria Solarino, una delle figure del cinema che assieme a Fabio Volo avevano fatto di più per traghettare il nostro album ‘Mentre tutto scorre’ sul grande schermo e di lì verso i primi Nastri d’Argento. Avevamo preso a frequentarci quando una mattina, qualche giorno dopo aver debuttato a San Siro, mi ritrovai a suonare in una piazza di Roma in mezzo a tanti ragazzi decisi a fare le ore piccole come me. All’improvviso mi arrivò un mazzo di rose. Alzai lo sguardo per capire chi m’avesse mandato dei fiori alle 6 del mattino e il venditore accenno ad una figura di spalle che si stava allontanando. Era proprio lui, Giovanni".
Siamo alle ultime esperienze estive, prima di riaccendere la macchina dei Negramaro attesa al Mandela Forum di Firenze il 12 ottobre. "Partiremo da Jesolo il 27 settembre anche se è un continuum che arriva dal 2017: dal tour di ‘Amore che torni’ non ci siamo mai fermati. Neppure durante il Covid, lanciando l’album ‘Contatto’. Quest’estate sono arrivate esperienze incredibili come a Rockin’ 1000 a Cesena: abbiamo celebrato i vent’anni di ‘Mentre tutto scorre’ insieme a 1000 musicisti che hanno suonato all’unisono le canzoni del disco, sino al concerto di Osaka, alla Taranta, a questo evento d’amicizia con Giovanni Veronesi in cui ci racconteremo tutto, compresi i preparativi del tour".
Andrea Spinelli