STEFANO BROGIONI
Cronaca

Rossella, commerciante coraggiosa: "Qui spaccate, furti e baby gang. L’ho preso a ceffoni e lo rifarei"

"Pronta anche a barricarmi dentro, alla mia attività non rinuncio ma non si può morire per lavorare. Ho avuto altri furti e subisco le scorribande dei ’maranza’: il mio quartiere è diventato il Bronx".

Rossella La Regina, commerciante di via Toselli

Rossella La Regina, commerciante di via Toselli

di Serena Valecchi

FIRENZE

"Se rivedo il video – e l’ho già fatto cinquanta volte – mi fa sì, impressione, ma reagirei di nuovo allo stesso modo. Sono contenta che quel delinquente abbia preso diversi ceffoni".

Rossella La Regina, 55 anni, titolare del negozio Svapo’s di via Toselli, specializzato in articoli per fumatori, non ha un attimo di esitazione.

Si scaglierebbe ancora contro il malvivente, un 35enne italiano, che sabato sera intorno alle 19 ha fatto irruzione nel suo negozio con l’intento di rapinarlo. La Regina non ha avuto alcuna titubanza. Con una dose abbondante di sangue freddo ha affrontato il ladro, prendendolo a schiaffi– come mostrano le immagini delle telecamere di sicurezza – fino a spingerlo fuori dal locale. Nel parapiglia la commerciante ha sbattuto la faccia contro la porta d’ingresso. Subito è stata soccorsa dai negozianti e dai vicini che hanno chiamato le forze dell’ordine e i soccorritori.

Cosa ha pensato in quegli attimi?

"Quando l’ho visto entrare con il coltello in mano, ho pensato subito a salvarmi. Non mi importava dei soldi in cassa. Non volevo morire. E non voglio morire per lavorare".

Le era già accaduto altre volte di trovarsi faccia a faccia con un malintenzionato?

"In un anno e mezzo ho subito tre spaccate, un furto e adesso una tentata rapina. Tre volte mi hanno rubato in auto. Per non parlare delle estorsioni e delle scorribande dei maranza che entrano per rubare le sigarette".

Ha mai pensato di dire basta dopo uno di questi episodi?

"No, non mi arrendo. Ho il diritto di lavorare ed essere libera. Il lavoro dà la dignità e la libertà. E io non voglio certo rinunciare alla mia attività perché il mio quartiere (San Jacopino, ndr) è diventato il Bronx. Non mi farò intimorire, come ho sempre fatto".

La questione della sicurezza, in questa città, ancora di più nella sua zona, è un problema per chi ha un’attività al pubblico?

"Molti commercianti si barricano in negozio per paura di furti, rapine e delle intemperanze delle baby gang che imperversano nella zona. Finora non l’ho mai fatto, ma sto cominciando a pensare di doverlo fare anch’io. Non vedo molte alternative".

Già da domattina (oggi, ndr) ritirerà su il bandone?

"Certo, cosa dovrei aspettare? Che la zona diventi sicura? Come detto non ho paura. Devono davvero farmi fuori per non rivedermi nel mio negozio. Affronto chiunque in nome della libertà, libertà di lavorare. Alcuni teppistelli credevano d’intimorirmi a entrare nel locale in gruppo per estorcermi le sigarette. Sono riuscita a liberarmene, non ci hanno messo piede".