
Duemila studenti, secondo gli organizzatori (400 per la questura), ieri hanno attraversato il centro ed i lungarni per Gaza
"Palestina libera", "Blocchiamo la routine dell’indifferenza", "Oggi è solo l’inizio". Sono stati questi gli slogan risuonati ieri mattina durante il corteo studentesco che ha attraversato il centro di Firenze. Duemila i partecipanti secondo gli organizzatori, 400 per la questura. La mobilitazione è partita dal liceo Machiavelli Capponi, con il collettivo K1 in prima linea, per poi snodarsi lungo i lungarni, via Palazzuolo e lungarno Vespucci fino al consolato americano. Qui un gruppo ha provato a superare le transenne per dar vita a un sit-in pacifico, che però non si è svolto. "Ma tutto senza incidenti", sottolineano gli studenti. In corteo anche altre scuole fiorentine, dal Pascoli al Sassetti-Peruzzi, insieme ad alcune rappresentanze pratesi.
"Alle 8 eravamo già oltre 1500 fuori dal Machiavelli – raccontano gli studenti – con le porte bloccate e l’istituto vuoto. Con noi, al coro di ‘Palestina libera’, c’erano anche docenti e collaboratori scolastici, mossi dalla rabbia per le vite spezzate a Gaza e per il progetto coloniale di trasformare quella terra in una nuova riviera".
Dal corteo sono poi arrivate parole di sostegno alla Global Sumud Flotilla: "Se verrà bloccata, bloccheremo tutto. Non si tratta più di lottare per Gaza ma con Gaza – spiegano i ragazzi –. Questa giornata è solo il primo passo verso una mobilitazione permanente capace di unire scuola e lavoro. Siamo la generazione che cresce in un mondo sottosopra. Ma non ci arrendiamo. E lottiamo con tutte le nostre forze per la pace e la convivenza dei popoli".
Nelle scuole, l’adesione allo sciopero è stata a macchia di leopardo, ma significativa in diversi casi. Al classico Michelangelo quasi tutte le classi erano vuote. Anche allo scientifico Da Vinci la partecipazione è stata "massiccia", come fa sapere la dirigente, Annalisa Savino. Ancora, all’Itt Marco Polo il 30-40% del personale ha incrociato le braccia. "Ieri non si è svolta nessuna iniziativa specifica, ma il primo giorno di scuola ci sono state letture e striscioni per Gaza da parte di studenti e docenti", le parole di Ludovico Arte, preside dell’istituto. Percentuale simile a quella del Marco Polo si è registrata al comprensivo Vespucci. Anche al Sassetti-Peruzzi molti studenti non sono entrati in classe.
Discorso diverso, invece, all’agrario. Qui, quasi tutti gli alunni hanno svolto regolarmente lezione. Solo una classe ha deciso di aderire allo sciopero. Anche tra i docenti l’adesione è stata scarsa: solo cinque professori del professionale e sei del tecnico non hanno fatto lezione. Infine, al classico Galileo un quarto degli insegnanti si è unito alla protesta.
Elettra Gullè