CARLO CASINI
Cronaca

Firenze, vetrina spaccata in mezzo alla folla. E poi scappano con 10mila euro

Domenica due ladri, incuranti di telecamere, del vicinato e della piazza frequentata nelle prime ore della sera hanno distrutto la Pasticceria Batoni con un grosso mazzuolo da muratore

Firenze, vetrina spaccata in mezzo alla folla. E poi scappano con 10mila euro

Firenze, 4 giugno 2025 - Ancora una spaccata a Legnaia, a  Firenze, e i ladri vanno via con un maxibottino: circa diecimila euro. A farne le spese la Pasticceria Batoni, che ha già subito un analogo furto a novembre 2022 e un’altra spaccata senza furto nel mezzo tra le due, in quel caso i malviventi dovettero scappare a mani vuote.

La spaccata in piazza Batoni
La spaccata in piazza Batoni

Stavolta i due, ripresi dalle telecamere, hanno agito indisturbati poco prima delle 23, quando la piazza era ancora frequentata da tante persone. Senza considerare che la pasticceria stessa è al piano terra di un grande condominio dove abitano una cinquantina di famiglie. Possibile che abbiano potuto agire indisturbatamente a quell’ora in mezzo alla gente? La stessa domanda se la fa anche il titolare Mirko Todaro.“Non hanno più paura di nulla”, scuote la testa.

“Ha suonato l’allarme alle 22,50, e alle 22,54 c’erano già la polizia e la vigilanza, che abbiamo preso dopo il primo episodio – ripercorre l’imprenditore – Hanno fatto tutto velocissimo, in un minuto e cinquanta hanno tirato giù la vetrina, hanno preso la cassa e sono scappati. La cassa l’hanno ritrovata poco dopo a San Bartolo a Cintoia, un’ora dopo mi era già stata restituita, ovviamente vuota. Quindi in pochissimo tempo hanno fatto tutto: la spaccata, la fuga con la cassa, sono riusciti ad aprirla e a prelevarne i soldi. Sapevano come fare, erano professionisti. E oltre al bottino, hanno fatto una marea di danni: hanno spaccato la vetrina, gli infissi, il cassetto, i tavolini che avevamo accatastato davanti anche per rendere più difficoltose le spaccate, i cestini. Colpivano come furie con quel mazzuolo, distruggendo tutto ciò che c’era davanti”.

La sfortuna di Todaro è stata la fortuna dei ladri: sono capitati proprio nel giorno in cui la cassa era piena. “Ero a fare l’apertura del nostro punto vendita di Follonica, il 31 abbiamo inaugurato una gelateria e non avevo nessun responsabile in quei giorni che ritirasse gli incassi – spiega – Forse ci osservavano, o hanno ricollegato il fatto. Ma ancor più del furto ciò che mi impensierisce è che possa passare il messaggio che in una delle piazze principali del quartiere, sempre molto frequentata, si possa infrangere una vetrina come se nulla fosse: alle 23 di un giorno estivo quando c’è ancora tanta gente in giro, con i vicini affacciati intorno che dicono di aver chiamato la polizia, i quattro fari che illuminano a giorno che ho installato dopo la prima spaccata, l’allarme. Hanno continuato senza curarsene, forse erano drogati, o avevano assunto qualche sostanza eccitante: hanno anche sollevato la cassa che, piena di spiccioli sarà pesata quasi un quintale, come un fuscello, gli è caduta addosso un paio di volte, come se non avessero sentito niente”.

Dalla piazza nelle scorse settimane è stata consegnata all’Amministrazione anche una raccolta firme proprio per chiedere più sicurezza nell’area, con oltre ottocento sottoscrittori. La petizione prese avvio dopo una rapina, l’ennesima nella zona, al negozio di abbigliamento Kidsy.  “Con la raccolta firme, che abbiamo sostenuto, non è successo nulla: ancora la sicurezza è quella che è in piazza Batoni e se non si interviene, si comunica implicitamente ai delinquenti che qui si può fare quello che si vuole”, conclude il titolare.

Carlo Casini