REDAZIONE FIRENZE

Quando il passato è una terra straniera

"Chi troveremo dall’altro lato delle cose quando non avremo nulla da nascondere? Non diventiamo migliori con il tempo, questa è...

"Chi troveremo dall’altro lato delle cose quando non avremo nulla da nascondere? Non diventiamo migliori con il tempo, questa è...

"Chi troveremo dall’altro lato delle cose quando non avremo nulla da nascondere? Non diventiamo migliori con il tempo, questa è...

"Chi troveremo dall’altro lato delle cose quando non avremo nulla da nascondere? Non diventiamo migliori con il tempo, questa è una bugia. Ma è una bugia anche pensare che fossimo migliori prima. Né una cosa né l’altra". Dopo anni trascorsi senza vedersi né sentirsi, due vecchi amici - Ladislao e quella che lui chiama Andrea - si ritrovano decisi ad aprire il vaso di Pandora del loro passato in comune. "Io e lei non siamo mai stati molto vicini però eravamo quasi amici e, per quanto sembri incredibile, non lo siamo più. Ora sia due estranei che condividono qualche vecchia menzogna. Siamo due estranei, nonostante le telefonate e anche se abbiamo condiviso il periodo più confuso e decisivo di tutti. Ciò che abbiamo intorno non è Cochabamba e ormai abbiamo quasi 40 anni, l’età in cui la maggior parte delle persone si guarda indietro e scopre che avrebbe potuto fare tutto meglio, che il gioco era già serio allora. Alle sei del pomeriggio siamo due boliviani quasi ubriachi che passeggiano per Westheimer Road. Due boliviani che non vivono più in Bolivia come tanti altri connazionali, due che a un certo punto sono stati quasi amici e ora sono due estranei che cercano di avvicinarsi l’uno all’altro grazie all’alcol e alle chiacchiere e ad alcune delle molte bugie che condividono, le bugie su quello che è stato reale e ha smesso di esserlo, sull’unica cosa che esisteva prima di sfumare".

Così, mentre bevono un bicchiere dopo l’altro, la mente torna in Bolivia, alla fine del liceo e al tragico marzo di 21 anni prima, fatto di innamoramenti tumultuosi, genitori assenti, sogni e incertezze. Li vediamo, ragazzini, entrare in un vortice di eccitazione e violenza che culminerà in una notte impietosa, dalla quale nessuno saprà salvarsi. È possibile risalire al momento in cui siamo diventati noi stessi, agli anni invisibili che definiscono per sempre chi siamo? È possibile trovare risposte nel passato o il passato è solo un peso inutile? E a scriverci su, te ne liberi e alleggerisci il peso di quegli anni invisibili o non succede invece tutto il contrario? A queste e ad altre domande cercano di rispondere gli umanissimi protagonisti di questo romanzo, tra i fantasmi dell’adolescenza e il disincanto della vita adulta ("Forse non è così grave che le cose non durino né che la bellezza sia facile da guastare. Forse non è così grave che spesso finiamo per voltare le spalle alle persone che più amiamo"). Imperdibile.

Rodrigo Hasbún Gli anni invisibili Sur