REDAZIONE FIRENZE

Greve in Chianti intitola il ponte principale al geometra della ricostruzione Franz Gori

Ha lasciato un segno indelebile nell’edilizia privata e nelle opere pubbliche, la sua impronta è visibile nel tessuto urbano di Greve, ma soprattutto nelle opere realizzate a titolo gratuito

Greve in Chianti intitola il ponte principale al geometra della ricostruzione Franz Gori

Greve in Chianti intitola il ponte principale al geometra della ricostruzione Franz Gori

Firenze, 14 settembre 2025 - Greve in Chianti ha celebrato la memoria di Franz Gori (1915-2007), intitolandogli il ponte principale del paese. Geometra, uomo delle istituzioni e professionista stimato, Gori dedicò la vita al proprio territorio contribuendo in modo decisivo alla ricostruzione nel difficile dopoguerra. Nato e vissuto a Greve, reduce della seconda guerra mondiale – dove prestò servizio in Africa Settentrionale e fu insignito dell’Encomio Solenne e della Croce di guerra – dal 1944 al 1948 resse l’ufficio tecnico comunale. Successivamente, per oltre quarant’anni, fu libero professionista iscritto al Collegio dei Geometri di Firenze, lasciando un segno indelebile sia nell’edilizia privata sia nelle opere pubbliche. La sua impronta è visibile nel tessuto urbano di Greve, ma soprattutto nelle opere realizzate a titolo gratuito: il reparto antitubercolare e la sala operatoria dell’ospedale Rosa Libri, l’orfanotrofio Principessa Maria Josè, il campanile di Santa Cristina a Pancole – per il quale ricevette una lettera di ringraziamento dal cardinale Elia Dalla Costa – la Casa del Popolo e il circolo Acli di Panzano. Durante la cerimonia di intitolazione, il presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Firenze, il geometra Paolo Caroni, ha voluto sottolineare il valore universale dell’eredità di Gori: “La figura di Franz Gori – spiega - ci ricorda che il mestiere del geometra non è soltanto tecnica o progettazione. È, prima di tutto, responsabilità civile. Gori ha saputo mettere le sue competenze al servizio della comunità, in un momento storico di grande difficoltà, senza chiedere nulla in cambio. È grazie a professionisti come lui se, nel dopoguerra, i nostri territori hanno potuto ritrovare coesione, speranza e dignità”. Il geometra Caroni ha poi rivolto un pensiero diretto ai giovani: “L’intitolazione di questo ponte deve essere un monito per le nuove generazioni di geometri: esercitare la professione con rigore tecnico, ma anche con spirito di servizio. Oggi più che mai, in un’epoca segnata da trasformazioni profonde, la società ha bisogno di professionisti capaci di unire competenza, senso etico e impegno verso il bene comune”. L’evento è stato arricchito dalla donazione al Comune dell’opera scultorea “Il Progettista – La Rinascita” di Sandro Granucci, consegnata da Gianfranco Gori in memoria del padre. L’opera, che rappresenta la capacità progettuale come motore di rinascita, è stata presentata nel corso della cerimonia alla presenza del sindaco Paolo Sottani, dello stesso Gianfranco Gori e di numerose autorità locali, tra cui l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella. Con la scopertura della targa, Greve in Chianti non ha soltanto intitolato un ponte, ma ha consegnato ai cittadini e alle future generazioni un simbolo di memoria e gratitudine: il ricordo di un uomo che, con il proprio lavoro e con la propria visione, contribuì a ridare vita e prospettiva al suo paese.