
Dopo il sì della commissione Via-Vas l’iter del masterplan attende altri verdetti. Resta il nodo legato ai tempi del pronunciamento della Conferenza dei servizi.
Step by step. Dopo il primo via libera da Roma – per gli addetti ai lavori quello sulla carta più importante nonché vincolante – l’ampliamento di Peretola e il nuovo masterplan dell’aeroporto di Firenze dovranno affrontare altri due verdetti prima di avviare la fase esecutiva dei lavori. La commissione Via-Vas, l’organismo del ministero dell’Ambiente che si occupa della Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica, ha dato parere favorevole all’ampliamento, a patto di rispettare 13 prescrizioni (cinque anni fa furono 70). Considerate, da chi ha letto il parere ministeriale, non così difficili da rispettare.
Prima che il dossier Peretola, inviato a Roma dalla Regione Toscana lo scorso aprile, possa davvero spiccare il volo, deve essere approvato dal ministero dei Beni Culturali, in pratica dalla Soprintendenza.
A quel punto – in caso di esito positivo – il decreto interministeriale passerà alla Conferenza dei servizi, un tavolo al quale si siederanno tecnici della Regione, dell’Enac e degli altri soggetti coinvolti. Successivamente il progetto riceverà l’approvazione finale e si potrà procedere con l’avvio dei lavori di ampliamento.
Ad oggi, le prescrizioni restano top secret.
In base al nuovo progetto il cono di volo coinvolgerà circa mille residenti, contro gli attuali 40mila che si trovano principlamente concentrati fra uno spicchio di Novoli, Peretola, Quaracchi, Brozzi e la zona di Mantignano e Ugnano. La nuova pista sarà lunga complessivamente 2.200 metri contro i 1.650 di oggi. Il tema è e resta necessariamente anche politico con il campo largo di centrosinistra che si avvia a sfidare le destre a ottobre che non ha, di base, una visione comune sullo sviluppo di Peretola (Avs e Movimento 5 Stelle da sempre contrari al progetto).
Ma questo, evidenzia il governatore Eugenio Giani sgombrando il tavolo politico dalla vicenda Peretola "non è argomento di discussione perché la Regione si è già pronunciata favorevolmente e il materiale ora è a Roma perché è la conferenza dei servizi nazionale che decide". E, agginge poi, "se tutto va avanti, fila liscio", il progetto su Peretola verrà approvato "senza che la prossima legislatura abbia nessun livello né di freno, né di competenza a pronunciarsi: va avanti da sé".
L’unica grande incognita restano i tempi per la concretizzazione del progetto stesso, o meglio proprio per l’avvio dei lavori per la nuova pista. L’incognita maggiore, qualora l’iter andasse regolarmente avanti, è rappresentato dalla Conferenza dei servizi che potrebbe dilatare ulteriormente i tempi per la posa della prima pietra.
Emanuele BaldiPietro Mecarozzi